Trovandosi nel cuore di foreste e boschi fitti e incontaminati si ha la sensazione di ritrovarsi in un mondo tutt’altro che immobile: gli alberi rappresentano la vita, una esistenza molto spesso millenaria tanto che se questi monumenti della natura potessero parlare, racconterebbero di eventi storici memorabili di cui si legge ormai soltanto sui libri di scuola.
Nel sud-est della California, nel cuore delle spettacolari White Mountains, al confine con lo stato del Nevada, sorge quello che ad oggi è considerato il più vecchio albero al mondo: si tratta di un Pinus Longaeva, la cui età si stima sia tra i 4841 e i 5076 anni.
Questo impressionante Matusalemme vegetale presenta una corteccia giallo-rossastra profondamente solcata da fessure e la mancanza di foglie e i contorti rami è dovuta all’azione secolare degli elementi, in particolare del vento, che hanno reso l’albero una splendida scultura, all’apparenza simile alla terracotta. Si erge come un fossile vivente, a 3000 mt di altezza, un’altitudine che ha permesso all’albero di sopravvivere sino ad oggi. Sono stati Tom Harlan ed Ed Schulman a scoprirlo e classificarlo come l’albero più vecchio del mondo: eppure non è stata resa nota la sua localizzazione, per evitare che il turismo di massa possa mettere a repentaglio la vita di questo monumento della natura.
Se il Pinus Longaeva della California è l’albero più antico al mondo, ve ne sono altri che non sono certo di molto più giovani: senza spostarci dallo stato californiano, nella Foresta Nazionale, c’era un altro Pinus Longaeva soprannominato Prometeo, che ha alle spalle circa 4900 anni e anch’esso si trovava a 3000 mt di altezza. Questo albero non esiste più per lo scellerato atto di una ricercatrice che lo ha letteralmente abbattuto.
In Gran Bretagna, precisamente nel cuore del Galles del Nord, si trova poi il Llangernnyw, che ha l’età di 4000 anni: si narra che durante la notte di Halloween il suo spirito, girando intorno al suo grosso tronco, annunci i nomi di coloro che sono destinati a morire nel corso dell’anno.
Vanta ben 4112 anni il Tasso dello Zonguldak, sito nella Turchia settentrionale e coevo in pratica all’uomo vissuto durante l’età del bronzo.
Il cipresso Sarv-e Abarqu sorge invece in Iran e oltre alla sua veneranda età (di circa 4000 anni) sorprende per la circonferenza del tronco che sfiora i 18 mt.
Anche in Italia c’è un albero Matusalemme e si trova in Sardegna: si tratta di S’Ozzastru, un bellissimo olivo selvatico di circa 4000 anni dichiarato Monumento Nazionale d’Italia.
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