La passerella in grigio di Akris
Siamo quasi alla fine della Paris Fashion Week, che continua a far innamorare e stupire con i look pensati dai designer per il prossimo Autunno/Inverno. Nel corso della sesta giornata abbiamo avuto modo di vedere tanti stili diversi, ma sempre dedicati a donne uniche ed affascinanti.
Per alcuni, la moda può esprimersi anche solo con un colore ed un mood. E’ il caso delle passerelle di Akris e Givenchy, che scelgono un modo di essere portandolo avanti fino in fondo: e se per uno è il total grey ad imperare, per l’altro è il nero (quasi) totale ad essere il leit motiv della passerella. Se uno dei due (Akris) emana un feeling zen, lo stile gothic impera a casa Givenchy. Così si alternano, una donna glaciale ed algida che si concede solo qualche tocco giallo da un lato, ed un mood dark con influenze vittoriane dall’altro.
Il resto delle passerelle viste in giornata sceglie invece di giocare con il colore, virando verso palette dalle forti influenze colombiane (Jean-Paul Lespagnard), optando per influenze da bosco incantato (Kenzo) o rappresentando una femminilità vestita di tinte calde (John Galliano). Insomma, le amanti delle tinte forti non rischieranno certamente di restare deluse.
Non esiste, chiaramente, una silhouette univoca sulle passerelle della PFW. Vediamo così schierate in fronti opposti le maison, pronte a sostenere l’una o l’altra corrente.
Tra i designer fan di linee più morbide e fluttuanti troviamo Akris e Kenzo ma anche Jean-Paul Lespagnard e Céline, che immaginano una donna comunque femminile seppur avvolta e coperta, vestita di capi loose e di lunghe gonne, che indossa poncho e pellicce e non si nega capi confortevoli.
Sull’altro fronte troviamo invece i sostenitori della figura disegnata, in un club che annovera tra i propri iscritti John Galliano e Givenchy. Il marchio disegnato da Bill Gaytten scommette sulla voglia di seduzione, manifestata attraverso creazioni che puntano su nero e rosso, colori femminili per definizione, abbinandoli a tocchi di bronzo e stampe intriganti. Diverso il discorso per la maison diretta da Riccardo Tisci, che esalta sì la silhouette e la donna, ma connotando il suo stile di influenze dark: il vibe gothic traspare dalle scelte stilistiche dove vincono nero, pizzi ed intrecci, vive nei look vittoriani e nella body modification effettuata sui volti delle modelle, abbelliti o imbruttiti (dipende dai punti di vista) dalla massiccia applicazione di piercing.
Cosa vediamo in queste collezioni? Voglia di provocazione e di rottura, eppure al tempo stesso necessità di sicurezza per una donna che vuole sentirsi forte.
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