Un esperimento interessante sia dal punto di vista divulgativo-culturale, sia da quello stilistico ed architettonico e pure da quello della sua formazione giuridica. Il Mudec, l’atteso Museo delle Culture è ormai in procinto di essere inaugurato, il prossimo 27 marzo e, come spesso accade in diverse zone della città di Milano negli ultimi tempi, il suo spettacolare allestimento parte dal recupero di una zona industriale dismessa, l’ex-stabilimento della Ansaldo in via Tortona 56, una zona che sta sempre più diventando avanguardia della città che cambia e che guarda con fiducia ed imprenditorialità al futuro. Un esperimento interessante, si è detto, anche per la particolare forma che è stata scelta per la gestione del museo: si tratta infatti della prima struttura del genere in Italia gestita con una partnership diretta fra pubblico e privato: il Comune di Milano mantiene infatti la direzione scientifica e la gestione del patrimonio dell’istituzione, mentre il Gruppo Sole 24 Ore, attraverso la sua Fondazione 24 Ore Cultura, si occuperà della programmazione e dell’allestimento degli eventi che si susseguiranno nel cartellone nei nuovi spazi multidisciplinari messi a disposizione dal Museo.
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Uno spazio multidisciplinare dove si alternano le sale espositive e le aule didattiche, la piazza centrale generata dalla originale hall, l’auditorium ed il ristorante, con uno shop-corner ed un angolo dedicato ai bambini, il tutto per oltre 17.000 metri quadri. Questa, in estrema sintesi, l’”offerta” del nuovo Mudec, un edificio che anche dal punto di vista strutturale punta a stupire, con le sue strutture di zinco e cristallo attraverso le quali la luce finisce per trasformarsi in un elemento strutturale dell’edificio stesso. Mudec si candida ad essere un altro di quei nuovi volti di Milano che la capitale della Lombardia si prepara a sfoggiare in concomitanza con Expo, il grande evento planetario che si appresta ad ospitare dal prossimo maggio per i sei mesi successivi e porterà milioni di visitatori, molti dei quali stranieri. Ecco perché il Museo delle Culture ha, in questo preciso momento storico, un significato simbolico fortissimo a confermare la vocazione di Milano ad essere crocevia di popoli, tradizioni, idee e contributi di cui Expo sarà l’espressione più alta ed evidente.
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L’inaugurazione si aprirà con due mostre dal forte valore culturale: la prima, dal titolo “Mondi a Milano” sarà visitabile fino al 19 luglio ed è una vera e propria “anticipazione” di Expo e ripercorre lungo la storia degli ultimi duecento anni gli eventi in cui la città ha accolto e divulgato al pubblico le grandi culture extra-europee, mentre la seconda “Africa, la terra degli spiriti” rimarrà allestita fino al 30 agosto ed è una straordinaria rassegna di oltre 200 capolavori dell’arte africana dal Medioevo ad oggi. Il museo sarà accessibile tutti i giorni tranne il lunedì mattina – giorno in cui aprirà alle 14.30 – dalle 9,30 alle 19.30, con apertura straordinaria fino alle 22,30 il giovedì ed il sabato. Il biglietto di ingresso costerà 13 euro, 11 euro il ridotto con agevolazioni previste gruppi e scuole.
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