Opera "Carnevale di Arlecchino" di Joan Mirò
Cari piccoli artisti anche se Carnevale è passato per voi è giunta l’ora di conoscere una nuova opera d’Arte
[dup_immagine align=”alignleft” id=”94374″]L’opera pittorica che vi propongo oggi è “Carnevale di Arlecchino“del pittore spagnolo Joan Mirò con l’accento sulla o! Joan invece si pronuncia Huan con l’acca iniziale molto aspirata. Per dirlo, fate finta di creare con la bocca delle bolle nella vasca da bagno.
Il dipinto, confessiamolo, sembra che rappresenti una cameretta disordinata colma di giocattoli strambi. Però mette addosso una vibrante allegria anche a voi?
Mirò lo creò così nel 1924 dedicandolo ad Arlecchino. Come? Ho sentito: “Ma dov’è Arlecchino?” C’è. Non sto scherzando perché è Carnevale, c’è! E’presente con la sua giocosità, con il suo animo burlesco confusionario e coinvolgente. Chi ha detto:“Ma che giocattoli sono quelli?”. Sono dei giocattoli che rappresentano delle allegorie cioè dei personaggi tratti dalle fiabe che simboleggiano valori della Cultura spagnola. Infatti per questo stile si può utilizzare il termine simbolismo aggiungendo l’aggettivo informale.
Se per simbolismo ci si può collegare alla parola simbolo, per informale, immaginate forme senza contorni conosciuti, reali. Creature che fluttuano leggere in un sogno. Prendiamo in esempio le linee che sembrano serpenti bianchi. Le avete individuate? Ecco, quelle linee ci sono utili per chiarirci le idee su cosa era informale per Mirò.
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Ora travestiamoci da investigatori e cerchiamo di riconoscere qualche elemento reale. Va bene, vi aspetto. Cercate pure una lente di ingrandimento.
Iniziamo. Il gioco consiste nel riconoscere qualche elemento della realtà. Dovete cercare un gatto, un tavolo, un pesce, una scala, una nota musicale, un cappello, una freccia e la Torre Eiffel. Se non avete mai visto la famosa Torre Eiffel che si trova nella magnifica città di Parigi, fatevi aiutare da un vostro assistente di fiducia.
Scovati tutti gli elementi, ma la torre non la trovate proprio? Calma. E’ il triangolo nero che si vede da fuori la finestra, in alto a destra. Sia chiaro che se avete in mente la Torre Eiffel arriccerete un po’ il naso perché non le assomiglia tanto quel triangolo. Verissimo, io sono dalla vostra parte, ma vi invito a ragionare come Mirò, dove la fantasia va oltre il vero.
Se gustate la vita con un po’ di fantasia anche voi, un bell’accento sul vostro nome sarà meritato!
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