Assegnati per la prima volta nel 1929, i premi dell’Academy Award, più comunemente noti come Oscar, sono il riconoscimento più importante e più ambito del mondo del cinema.
Come ogni anno anche quest’anno l’assegnazione dei premi ha rivelato qualche sorpresa; prima tra tutte sicuramente la premiazione di Lupita Nyong’o come miglior attrice non protagonista per Dodici anni schiavo di Steve McQueen. Lupita, classe 1983, laureata in recitazione a Yale, è al suo primo impegno cinematografico internazionale. Vincendo l’oscar in questa categoria ha avuto la meglio su attrici ben più famose, tra cui Jennifer Lawrance e Julia Roberts. Una sorte simile toccò a Barbra Streisand nel 1968; allora esordiente nel mondo del cinema, le fu assegnato il premio come migliore attrice protagonista per Funny Girl, rivisitazione di un famoso musical del tempo.
Una protagonista indiscussa della storia degli Oscar è sicuramente Maryl Streep; quest’anno non è riuscita a conquistare il premio come miglior attrice protagonista -assegnato a Cate Blanchett, per la sua interpretazione in Blue Jasmine di Woody Allen– ma, durante gli anni è stata la donna che ha collezionato più nomination, ben 16 in totale. La Streep si è vista consegnare negli anni tre premi: due per miglior attrice protagonista per La scelta di Sophie e The Iron Lady, uno per migliore attrice non protagonista in Kramer contro Kramer.
Un’altra attrice da record, una grande diva del passato, è Katharine Hepburn con 12 nomination e ben 4 premi oscar come attrice protagonista per La gloria del mattino 1933, Indovina chi viene a cena? 1967, Il leone d’inverno 1968 e Sul lago dorato 1981. Attualmente detiene il record di maggiori oscar ricevuti da una donna.
Guardando invece al nostro Paese, negli anni due sono state le italiane insignate del premio come migliori attrici: prima Anna Magnani nel 1956 per La rosa tatuata diretto da Daniel Mann, e poi Sofia Loren nel 1962 per La ciociara di Vittorio De Sica.
Ben poche le nomination – solo quattro in totale, tra cui una a Sofia Coppola per Lost in Traslation nel 2004 – e ancora meno le premiate. Infatti, l’unica donna che è riuscita a trionfare in questa categoria è stata Kathryn Bigelow nel 2010 per il film The Hurt Locker, pellicola che racconta la storia di un gruppo di militari durante la guerra in Iraq, al quale fu assegnato anche il premio come miglior film.
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