Esiste un mestiere più complesso di quello della casalinga? Probabilmente no. Sembra un paradosso, eppure l’organizzazione della vita familiare, delle attività dei figli, dell'”approvvigionamento dei beni necessari”, il far quadrare i conti e tutto svolto contemporaneamente, è una faccenda tutt’altro che banale. Un po’ manager ed un po’ operaria – e poi cuoca, educatrice, psicologa, insegnante, colf, artista – quello della casalinga è un servizio che un recente studio promosso da un sito specializzato americano ha quantificato in un “valore aggiunto” virtuale di almeno dieci euro all’ora, il che porterebbe ad uno stipendio – calcolato in base alle ore medie “lavorate” e agli onorari medi dei professionisti che sostituirebbero la donna multitasking in ognuna delle sue faccende – di quasi 7.000 euro al mese. La realtà è però diversa e spesso le circa cinque milioni di casalinghe italiane devono cercare di sbarcare il lunario con mezzi molto meno remunerativi.
Vendita a domicilio: prodotti per la casa, intimo, alimenti.
Vendita a domicilio: la normativa fiscale e civile
La normativa definisce la “vendita a domicilio” come una forma speciale di commercio al dettaglio dove l’offerta di beni o servizi viene effettuata raccogliendo gli ordinativi presso il domicilio del cliente finale o presso il luogo in cui questi si trova, anche temporaneamente, per motivi di studio, lavoro o svago. Sono esclusi per legge da tale categoria i prodotti finanziari, assicurativi o la compravendita di immobile che sono regolati da apposite leggi dedicate. L’addetto alla vendita deve sempre portare un tesserino di riconoscimento con foto e, in generale, non ha la possibilità di ritirare direttamente denaro dal compratore il quale, trattandosi di vendita “atipica” effettuata al di fuori dei normali spazi commerciali, gode del diritto di recesso dall’acquisto entro il termine di dieci giorni. Da segnalare, infine, che la normativa vieta espressamente la “vendita piramidale“, ovvero quelle attività commerciali in cui la remunerazione non è tanto nella vendita dei prodotti, ma nel reclutamento di nuovi venditori.