Kafue National Park, Zambia, 2010 ©Sebastião Salgado/Amazonas Images
Si chiama Genesi la mostra del fotografo brasiliano Sebastião Salgado, inaugurata l’1 febbraio a Venezia nella Casa dei Tre Oci.
Il titolo indica la volontà dell’artista di tornare alle origini del pianeta, e di porre a confronto il mondo come era e com’è ora, ed è quindi un allarme quello che lancia attraverso le sue potenti fotografie in bianco e nero, un allarme per cercare di focalizzare l’attenzione sulla salvaguardia del pianeta contro uno sviluppo che nel nostro tempo sembra sinonimo solamente di distruzione.
Salgado cerca paesaggi incontaminati per sottolineare come la Terra sia una risorsa fondamentale, non solo da amare e rispettare, ma anche da continuare a scoprire. E il suo scopo è pienamente centrato: è infatti facile apprezzare tutto quello che offre la natura ammirando le 240 fotografie esposte a Venezia, che ritraggono meraviglie naturali, dai ghiacciai dell’Antartide ai deserti dell’America e dell’Africa, dalle foreste tropicali dell’Amazzonia, del Congo, dell’Indonesia e della Nuova Guinea alle montagne dell’America, del Cile e della Siberia.
Salgado ci fa fare un viaggio intorno al mondo attraverso i suoi scatti che documentano tutti e cinque i continenti. Ci porta con lui tra le zebre e gli animali selvatici che popolano le terre del Kenya e la Tanzania, e tra le tartarughe giganti, iguana e leoni marini che vivono delle Galapagos, dove il grande fotografo ha abitato per scoprire gli habitat naturali di queste specie.
Ci fa inoltre conoscere gli Yanomami e i Cayapó, popolazioni indigene dell’Amazzonia brasiliana, i Pigmei delle foreste equatoriali del Congo settentrionale, i Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica, e le tribù Himba del deserto namibico. Con questi gruppi indigeni Salgado ha trascorso lunghi periodi per poterli comprendere e immortalare, e quello che ne risulta è una completa armonia delle popolazioni con gli elementi naturali, con le piante e gli animali selvatici.
Il viaggio fotografico Genesi è cominciato nel 2003, con un continuo sviluppo fino a giungere dopo nove anni a questa esposizione. Il catalogo omonimo, pubblicato da Taschen, dà la possibilità di portarsi a casa una parte dell’avventura di Salgado e della sua ricerca fino alle origini del pianeta che abitiamo.
Wim Wenders insieme a Juliano Ribeiro Salgado, figlio del fotografo, hanno realizzato un film sul lavoro e la vita del grande documentarista, dal titolo Shade and Light, che sarà presentato al Festival di Berlino dal 6 al 16 febbraio.
La mostra è curata da Lélia Wanick Salgado, realizzata da Amazonas Images e prodotta da Contrasto e Civita Tre Venezie, con il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Veneto, del Comune di Venezia e del WWF.
Genesi. Fotografie di Sebastião Salgado
Casa dei Tre Oci, Venezia
1 febbraio-11 maggio 2014
Lunedì, mercoledì, giovedì 10.00–19.00, Venerdì 10.00–21.00, Sabato e domenica 10.00–19.00
Chiuso il martedì
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