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Expo 2015: il Masterplan del sito dell’evento

Il "Decumano"
Il "Cardo"
Il "canale"
La "Lake Arena"
Open Air Theatre
Expo Center
La passerella Expo-Fiera
La passerella Expo-Cascina Merlata
Masterplan - La distribuzione delle aree fra gli espositori
I padiglioni dei paesi partecipanti: Svizzera
I padiglioni dei paesi partecipanti: Monaco
I padiglioni dei paesi partecipanti: Estonia
I padiglioni dei paesi partecipanti: Unione Europea
I padiglioni dei paesi partecipanti: Austria
I padiglioni dei paesi partecipanti: Giappone
I padiglioni dei paesi partecipanti: Germania
I padiglioni dei paesi partecipanti: Cina
Expo 2015: il sito espositivo
I padiglioni dei paesi partecipanti: Thailandia
I padiglioni dei paesi partecipanti: Emirati Arabi
Padiglioni "cluster": frutta e legumi
Padiglioni "cluster": le spezie

1° maggio 2015. È questa l’ora X, la data di apertura dell’Expo 2015, un evento dalla portata mondiale, dall’importanza unica e che proietta per sei mesi, fino al 31 ottobre, Milano, e l’Italia, al centro dell’attenzione, al cuore della rete commerciale che avvolge quel villaggio globale dai confini sempre più labili che è la Terra nel XXI secolo. Un evento non solo economico, ma globale, culturale, politico, scientifico, divulgativo dalle ripercussioni anche a livello di immagine, incredibili.
Nutrire il pianeta, Energia per la vita“, questo il tema che accompagna l’edizione milanese dell’Expo che già nei numeri attesi fa impressione: 20 milioni di visitatori nei sei mesi di apertura della kermesse, di cui almeno un terzo stranieri per un afflusso giornaliero stimato non inferiore alle 140.000 unità, con punte di 250.000 nei giorni-clou.
Inutile dire l’importanza che riveste l’evento da ogni punto di vista, ed è per questo che desta curiosità il Masterplan Expo 2015 presentato qualche settimana fa e che fissa le linee guida che hanno generato le scelte, anche costruttive, nell’opera di allestimento del sito di esposizione.

La “spina dorsale” dell’evento

Una rassegna variopinta e ricca di contenuti, con espositori – ufficiali e non – provenienti da ogni parte del pianeta. Lo spazio dedicato ed Expo sta lentamente ma inesorabilmente sorgendo in un’area strategica alle porte di Milano, nei pressi del padiglione fieristico di Rho: una posizione privilegiata non solo perché sancisce il recupero di un’area sostanzialmente dismessa, ma anche perché al centro di tutti gli importanti collegamenti infrastrutturali, gli aeroporti, i mezzi pubblici e ferroviari, la rete autostradale.
Expo sarà un vero e proprio villaggio globale “concreto ” e “reale” e come ogni villaggio che si rispetti avrà le proprie “vie” principali, vere spine dorsali dell’esposizione, la cui disposizione è ripresa dalle antiche città romane: il “cardo” ed il “decumano”. Quest’ultimo sarà una passerella che si sviluppa da est ed ovest larga 35 metri e lunga un chilometro e mezzo lungo la quale sorgono i padiglioni dei Paesi Partecipanti in forma ufficiale, mentre il “cardo”, ad esso ortogonale, si estende per 350 metri. Entrambi i passaggi saranno coperti da un sistema di tendaggi. Altro elemento fondamentale sarà il “canale” che circonderà l’intero sito irrigando le aree verdi ed assicurando il controllo del microclima.

Tutto il mondo negli spazi espositivi

In una realizzazione architettonica che ha lo scopo di essere essa stessa “evento nell’evento” per i futuri visitatori, i quattro punti cardinali saranno “segnati” da alcuni siti-simbolo di Expo: la Lake Arena, che sarà sede di spettacoli ed appuntamenti artistici, la Collina Mediterranea che costituirà il punto più panoramico dell’intero sito, l’Expo Center che sarà lo spazio centrale per i grandi eventi culturali e di entertainment legati alla manifestazione, e la passerella Expo-Cascina Merlata che sarà il vero “cordone ombelicale” capace di legare Milano-città con il sito della fiera, assicurando la comunicazione ciclo-pedonale.

Oltre ai diversi padiglioni, ciascuno curato direttamente dal Paese Partecipante, saranno realizzate tutte le architetture di servizio per i visitatori utilizzando legno, vetro e materiali rinnovabili a basso impatto ambientale. Imponenti gli spazi a disposizione degli espositori ufficiali, oltre 150.000 metri quadri, cui si aggiungono le aree “cluster” – dove i Paesi che non partecipano direttamente all’evento possono comunque esporre condividendo aree con altri Paesi, insieme ai quali sviluppare un tema comune – e le aree riservate ai partecipanti “non ufficiali”, ovvero le aziende private.

Photo Credit: Expo 2015.org

Anna Invernizzi

Classe 1972, cinque figli e una vita intensa. Laureata in Economia, impiegata, scrivo per passione su tutto quello che mi interessa. In particolare creo contenuti a tema cucina e lifestyle.

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Anna Invernizzi

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