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Dimagrire i fianchi con 4 semplici esercizi

Molte donne, assieme alla pancia piatta, desiderano avere fianchi magri e tonici. Infatti quelle rotondità, teneramente chiamate “maniglie dell’amore”, proprio non si riescono ad accettare. Come fare, dunque, a snellire rapidamente questa zona?

Va premesso che non esistono esercizi miracolosi. Come per tutta l’attività fisica, per raggiungere gli obiettivi, ci vogliono costanza e tanto impegno. In secondo luogo, non si può pretendere di riuscire a raggiungere i risultati sperati senza affiancare agli esercizi una dieta equilibrata, povera di grassi e a basso indice glicemico.

Vediamo alcuni esercizi in grado di facilitare il dimagrimento dei fianchi.

Maniglie dell’amore: perché sono così frequenti?

Le rotondità sui fianchi sono un deposito localizzato di adipe sottocutaneo. Colpiscono indistintamente donne e uomini, nonostante le prime siano più propense a ingrassare in questa zona, mentre gli uomini sono più soggetti ad accumulare adipe nella zona addominale.

Purtroppo questa parte è geneticamente programmata per essere la prima zona a ingrassare e, nonostante attività fisiche localizzate, l’ultima a dimagrire. Questo è dovuto a una circolazione sanguigna non ottimale, nelle zone più predisposte ad accumulare adipe.

Vi sono comunque alcuni esercizi “mirati”, descritti di seguito, che lavorano sulla parte del corpo interessata, stimolandone la circolazione sanguigna. Svolti nel modo corretto e associati a una corretta alimentazione, questi esercizi possono portare i primi risultati in tempi piuttosto rapidi.

Dimagrire sui fianchi: 4 esercizi specifici

Una volta stabilita l’alimentazione da seguire, con i consigli di un esperto nutrizionista, si possono iniziare a svolgere gli esercizi “sciogli-maniglie”. Per i primi tre esercizi è consigliato realizzare tre serie da 20, per l’ultimo invece le serie consigliate sono 4.

Se si è poco allenate è consigliato iniziare a svolgere gli esercizi a corpo libero. Diversamente è possibile utilizzare cavigliere o piccoli pesi per aumentare il carico.

La “forbice”: distendersi su un fianco. Le gambe tese e un braccio piegato, la cui mano sorreggerà la testa sollevata dal pavimento. Da questa posizione portare in alto la gamba posta sopra, fino a formare un angolo di 90° (o comunque fin dove si riesce), mantenendo il più possibile la gamba tesa. Tornare alla posizione di partenza e ripetere l’esercizio. Terminata la prima serie svolgere l’esercizio sul lato opposto per allenare l’altro fianco. Alternare le serie sui due lati.

Il “triangolo”: distendersi su un fianco mantenendo le gambe distese. Tenendo i piedi ancorati al pavimento, sollevare il resto del corpo facendo leva su un braccio, fino a formare un triangolo piedi-testa-mano. A questo punto abbassare e risollevare il bacino, stando attente a non toccare mai il pavimento.

Questo esercizio può essere svolto anche in un altro modo, sortendo il medesimo effetto. Per questa variante è necessario munirsi di un pesetto oppure di una bottiglietta d’acqua da mezzo litro. Partendo dalla medesima posizione sollevare il braccio disteso lungo il fianco (dopo aver preso il pesetto), portandolo sopra la testa e mantenendolo disteso. Riabbassare il braccio e proseguire.

Anche per questo esercizio è consigliato alternare i due lati (una serie sul lato sinistro e una sul lato destro).

Gli “affondi”: la posizione di partenza è in piedi, con le gambe leggermente divaricate (larghezza spalle) e gli addominali contratti. Portare la gamba sinistra in avanti e piegarla fino a formare un angolo di 90°. Durante l’affondo la gamba destra deve flettersi fino a sfiorare il pavimento con il ginocchio. Tornare alla posizione di partenza e ripetere con l’altra gamba.

L’ultimo esercizio mantiene la stessa posizione di partenza del precedente: in piedi con le gambe morbide e leggermente divaricate. Mantenendo il bacino al centro, far scivolare il braccio sinistro lungo il busto fino ad arrivare all’altezza delle ginocchia e risalire piano. Ripetere con il braccio destro, avendo cura di tornare sempre alla posizione di partenza. Fondamentale durante l’esercizio è mantenere l’addome contratto.

Per chi avesse problemi di postura esiste una variante: l’esercizio è il medesimo ma la posizione da tenere è differente. Bisogna infatti stendersi a terra in posizione supina, le gambe piegate e i piedi a terra, la testa leggermente sollevata. Da quella posizione portare il braccio alla caviglia e tornare indietro

Francesca Albergo

Sono laureata in Comunicazione e ho conseguito un Master in Editoria. Inutile dirlo, la mia passione sono le parole. Ho all'attivo delle collaborazioni con blog, testate giornalistiche e case editrici... le mie attività? Editing, correzione di bozze e redazione articoli. Sono anche attiva anche in ambito formativo presso diversi enti, dove svolgo docenze di Inglese, Informatica, Ricerca del Lavoro, Teatro e altro.

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Francesca Albergo
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