– [Milano] Ti piace o no?
– Momentaneamente no, senza offesa.
– Ma no, ma chi si offende. Milano la criticano pure i milanesi. Però poi tutti vengono qua e pochi se ne vanno. Sai perché? Perché Milano dà a tutti una possibilità. Fa crescere, se vuoi. Sai come fa la canzone: Canten tucc “lontan de Napoli se moeur” ma po’ i vegnen chi a Milan.
Questo è solo uno dei brillanti dialoghi che possiamo trovare in Benvenuti al Nord, fortunato film del 2012 diretto da Luca Miniero e sequel del famoso Benvenuti al Sud (2008, a sua volta remake del francese Giù al Nord) con protagonisti Claudio Bisio e Alessandro Siani.
Sud contro Nord, Napoli contro Milano. Una Milano in continuo movimento ma soprattutto mutamento. Una metropoli che rappresenta addirittura il 13esimo comune dell’Unione Europa per popolazione. Una città che fonda le proprie radici nell’antichità e che ha visto susseguirsi dominazioni diverse: dalla fondazione celtica (V secolo a.C.) all’occupazione romana (222 a.C.), fino all’arrivo dei Goti (493) e il regno Longobardo (conclusosi nel 774), la nascita del Ducato di Milano nel tardo Medioevo, i Visconti gli Sforza e l’epoca moderna. Con i continui cambiamenti di potere, la storia – soprattutto dell’arte – della città ha visto mutare le proprie opere architettoniche, nonché una commistione di stili differenti: dai mosaici bizantini alle colonne doriche, per non parlare del Duomo, la cui costruzione è iniziata alla fine del 1300 ed è stata conclusa solo nel 1853, dove stile gotico e neogotico si uniscono dando vita a un’imponente cattedrale (la quarta chiesa d’Europa).
Per celebrare questa Milano che cambia, il Museo Diocesano ha deciso di organizzare otto incontri dal titolo “Milano racconta”, a sua volta raccontati da Stefano Zuffi, storico dell’arte che compierà un viaggio tra i quartieri meneghini più famosi secondo la divisione della città antica, scandita dalle sei porte.
Si parte mercoledì 19 marzo con Porta Romana, si prosegue mercoledì 26 marzo con Porta Ticinese; mercoledì 2 aprile si viaggia alla scoperta delle più recenti trasformazioni della città, mentre mercoledì 15 aprile si scoprirà la Milano degli anni Venti fino ai giorni nostri. E ancora mercoledì 7 maggio sarà la volta di Porta Vercellina, martedì 13 maggio di Porta Comasina, mercoledì 21 maggio Porta Orientale fino all’ultima tappa, martedì 27 maggio: Porta Nuova.
I monumenti storici e contemporanei, il mutamento della società, i personaggi che hanno fatto la storia di Milano e che hanno omaggiato con le loro opere la metropoli meneghina saranno solo alcuni dei fil rouge che Stefano Zuffi e Maria Vittoria Capitanucci, docente di Storia dell’Architettura presso il Politecnico di Milano, seguiranno per raccontare una Milano che non è mai stanca di cambiarsi d’abito.