Katie Piper
“Se siamo tutti speciali vuol dire che non lo è nessuno”, diceva il piccolo Flash Parr alla madre in una scena fra le più riuscite de Gli Incredibili mentre lei stava tendando di dissuaderlo dall’utilizzare in pubblico i suoi stupefacenti superpoteri. Ed il ragionamento non fa una piega. Ma in realtà la storia di ogni uomo è paradossalmente esattamente così: non esistono vite “normali” e vite “speciali”. Ognuno ha la sua, unica e per questo importante. Speciale per definizione. Ci sono però, evidentemente, storie che più di altre colpiscono per il dipanarsi di avvenimenti, tragici o lieti, che le rendono un esempio per tutti, un punto di riflessione profondo sula valore dell’esistenza e sul significato di alcuni concetti che, spesso, diamo per scontati. Come, per esempio, il concetto stesso di bellezza e, legato ad esso, quello di felicità. La storia di Katie Piper è una di queste. Bella, bellissima tanto da costruire sulla sua bellezza anche la sua professione, quella di modella. E poi, tutto sembra improvvisamente distruggersi, squagliarsi letteralmente come la pelle del suo viso a contatto con l’acido che gli fece lanciare addosso David Lynch – nulla a che fare, ovviamente, con il noto artista e regista statunitense di cui è solo un omonimo – suo ex-fidanzato, geloso e fanatico, che in questo incredibile e crudele modo ha chiuso con lei la lunga serie di violenze cui l’aveva sottoposta.
Katie Piper è tornata al centro dell’attenzione recentemente, per avere pubblicato sul web le agghiaccianti fotografie del suo volto sfigurato poco dopo l’aggressione. Immagini scioccanti e decisamente forti che rendono anche l’idea di quanto devastante fosse quella assurda violenza che ha colpito il suo viso, le mani, le braccia, il collo e l’occhio sinistro dalla quale e rimasta cieca. Una situazione dalla quale, senza una incredibile forza morale ed una volontà di ferro, sarebbe stato difficile uscire. Eppure Katie è oggi tornata ad essere, come lei stessa racconta, una donna felice: dopo avere subito qualcosa come 101 operazioni per ridurre i danni, è tornata a lavorare diventando conduttrice dello show per Channel 4 Bodyshockers – dedicato al particolare tema delle persone che scelgono o subiscono la “trasformazione” fisica del proprio corpo – ha lanciato una particolarissima ed unica nel suo genere linea di makeup dedicata al trattamento e alla copertura delle cicatrici, ha messo in piedi una fondazione di sostegno alle vittime di aggressioni simili alla sua, è diventata madre di Belle Elizabeth e si appresta ad affrontare il “grande passo” delle nozze con il suo attuale compagno James. E, soprattutto, ha avuto il coraggio e la forza di raccontare la sua storia attraverso un documentary lanciato nel 2009 e che ha assommato milioni di viewers: “Katie: My Beautiful Face”.
Questa la didascalia che Katie ha associato alla sua foto: “Quando mi guardo allo specchio le mie cicatrici non mi spaventano più mi ricordano solamente che sono più forte della persona che hanno cercato di far soffrire. Tutti abbiamo delle cicatrici, che siano sulla nostra pelle o sulla nostra anima. Ricordatevi sempre che solo chi sopravvive può indossarle. La prossima volta che ti guarderai allo specchio ripeti a te stesso: sono orgoglioso di essere un sopravvissuto”. Forse, queste parole valgono più di ogni nostro commento. E qualcuno dei nostri concetti “scontati” ne possono essere scossi.
Photo credits Agenzia Fotogramma
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