Le sfide del futuro passano per i diritti umani: parola di Eni

Eni for Human Rights: il report della grande azienda italiana guarda al futuro e al pieno rispetto dei diritti umani.

09/03/2020

Tante le sfide del futuro. Sono in continua evoluzione, vanno di pari passo con i cambiamenti del nostro pianeta. Siamo cresciuti – civilmente, economicamente, tecnologicamente – in una maniera che nessuno avrebbe immaginato. Ma a questa crescita non sempre è corrisposto un uguale benessere per l’essere umano e per la natura. Ecco il motivo per cui non solo i singoli, attivisti e non, ma anche le aziende oggi guardano a queste sfide con determinazione.

Un esempio concreto è quello di Eni, che sa bene che produrre non significa solo profitto, ma anche benessere e diritti umani. E i diritti umani passano oggi per concetti come ambiente, rispetto per le risorse e per le persone, che in un’epoca di fragilità economica e istituzionale vanno sempre più protetti.

Nazioni Unite e diritti umani

I diritti umani non hanno confini: a occuparsene a livello sovranazionale sono soprattutto le Nazioni Unite, che hanno approvato nel 2015 l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. L’Agenda si articola in 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals), tra cui rientrano la sconfitta di fame e povertà e la riduzione delle disuguaglianze, obiettivi che vanno a braccetto con salute, benessere, istruzione di qualità e parità di genere, ma anche con l’accesso all’acqua potabile e all’energia.


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Eni per i diritti umani

La domanda che spesso ognuno di noi si pone è “cosa posso fare io come singolo per aiutare il pianeta?”. Domanda giustissima, perché ognuno di noi nel suo piccolo può dare un importante contributo, ma è altrettanto importante non dimenticare che non siamo soli in questa battaglia. A fianco del nostro piccolo contributo ci sono grandi aziende che possono fare la differenza nel raggiungimento di questi obiettivi.

Ad esempio la missione aziendale di Eni è interamente ispirata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU (SDGs). È chiaro, ormai: crescere oggi significa anche e soprattutto generare benessere. Motivo per cui l’azienda si è spinta oltre: nel 2018 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Dichiarazione Eni sul rispetto dei Diritti Umani, che segue i Principi Guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani.

Eni e i diritti delle donne

Eni ha aderito il “Manifesto per l’occupazione femminile”, documento che mira a valorizzare il talento femminile e favorire il bilanciamento tra vita professionale e personale. La tutela della maternità è in tal senso un valore fondamentale per l’azienda, che ha adottato una procedura standard globale nel 2015, in ottemperanza agli Standard ILO.

Anche per quanto riguarda la parità salariale Eni dimostra un forte impegno: da un’analisi del 2018 sul gender pay gap si evince un sostanziale allineamento (98%) tra le retribuzioni femminili e quelle maschili, differenze che sono statisticamente irrilevanti.


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Senza confini: il valore dello sviluppo locale e della persona

Le aziende mai come oggi operano in contesti internazionali: paesi diversi, ognuno con la sua biodiversità, il suo sistema economico e culturale. Solo il rispetto per i diritti di tutti garantirà un futuro luminoso. Trasparenza e sicurezza nelle relazioni commerciali, benessere sul luogo di lavoro e formazione saranno alla base di un mondo migliore ed egualitario, senza discriminazione di etnia, genere e religione. Se non per questa, per quale altra sfida vale la pena lottare?

In collaborazione con Eni