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Andare al museo con i figli: Umberto Boccioni a Milano

Anche i più piccoli possono divertirsi al museo tra quadri e sculture.
Umberto Boccioni, Elasticità, 1912 olio su tela, 100x100 cm Milano, Museo del Novecento, Collezione Jucker.
Umberto Boccioni, Autoritratto, 1909 carboncino, tempera e pastello su carta, 435 × 383 mm Milano, Civico Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco.
Umberto Boccioni, Tre donne, 1909-1910 olio su tela, 170 × 124 cm Milano, Collezione Intesa Sanpaolo, Gallerie d’Italia – Piazza Scala.
Umberto Boccioni, Atlante delle immagini, 1895-1909 22 tavole con ritagli di riproduzioni artistiche e altri materiali a stampa su carta color paglierino, 59 × 39 cm ciascuna Verona, Biblioteca Civica, Fondo Callegari-Boccioni tav. A3r. Biennale di Venezia 1905, la madre, la bellezza femminile, il corpo della donna, la donna ornamento.more
Anders Zorn, Ruscello (Frileuse), 1894 olio su tela, 98 × 66 cm Stoccolma, Prins Eugens Waldemarsudde.
Jacques-Emile Blanche, Il cherubino di Mozart (Le chérubin deMozart), 1903 circa olio su tela, 156,7 × 117,9 cm Reims, Musée des Beaux-Arts.
Umberto Boccioni, La madre dell’artista, 1915 grafite e acquerello su carta, 651 × 530 mm New York, The Metropolitan Museum of Art ©Archivio Scala Group //© 2016. Image copyright The Metropolitan Museum of Art/Art Resource/Scala, Firenze.more
Umberto Boccioni, Studio di testa (La madre; Dimensioniastratte), 1912 olio e tempera su tela, 60 × 60 cm Milano, Museo del Novecento.
Umberto Boccioni, Interno con due figure femminili, 1916 grafite, matita, inchiostro nero, matite colorate, acquerello e tempera bianca su carta, 654 × 475 mm, Milano, Civico Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco.more
Gino Severini, Ballerina in giallo (La Chahuteuse), 1912 olio su tela, 60 × 45 cm Milano, Museo del Novecento, Collezione Jucker.
Umberto Boccioni, Dinamismo di un corpo umano, 1913 olio su tela, 100 x 100 cm Milano, Museo del Novecento.
Umberto Boccioni, Voglio sintetizzare le forme uniche della continuità nello spazio (Dinamismo di un corpo umano), 1913 matita nera, inchiostro nero e tempera bianca su carta, 292 × 230 mm, Milano, Civico Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco.more
Umberto Boccioni, Carica di lanceri, 1915 tempera, vernice, collage su carta intelata, 334 × 503 mm Milano, Museo del Novecento, Collezione Jucker.

Vedere una mostra di un’artista che ami con i tuoi figli può essere un’esperienza indimenticabile.

Io l’ho fatto: sono stata a Palazzo Reale – a Milano – per vedere la mostra Umberto Boccioni (1882-1916): Genio e memoria con i miei marmocchi.

Per prima cosa, ringrazio sentitamente la (consueta) professionalità delle guide dedicate ai bambini, altrimenti non avrei potuto vedere nemmeno un quadro in santa pace.

Per sintetizzare, ti dirò che la mostra dedicata al centenario della scomparsa del grande artista futurista può dare grandi soddisfazioni alle appassionate di avanguardie italiane del primo Novecento. A mio modesto avviso, il percorso espositivo è entusiasmante. La mostra è prodotta e organizzata da Castello Sforzesco, Museo del Novecento e Palazzo Reale con la casa editrice Electa, e presenta circa 280 opere tra disegni, dipinti, sculture, incisioni, fotografie d’epoca, libri, riviste e documenti.

Lungo il percorso sono esposti anche capolavori di altri grandi maestri – Balla, Segantini, De Predis, Dürer, Leighton, Blanche, Previati e Fornara, solo per citare alcuni di quelli che puoi vedere anche nella gallery – che hanno costituito una fonte visiva e contribuito alla formazione artistica e all’evoluzione dello stile di Boccioni.

La mostra, strutturata in maniera filologica, è molto facile dal punto di vista didattico; questo approccio è particolarmente piacevole anche per chi vuole scoprire qualcosa in più oltre alla semplice visione delle opere e, per l’appunto, rende la visita più fruibile anche dai minori che ti accompagneranno.

Veniamo appunto ai nostri eroi: c’è un momento della vita in cui ogni ragazzino si taglierebbe un braccio pur di non trascorrere un’ora in un museo, a meno che non gli sia stato promesso di mettere mano ad un esperimento di fusione nucleare. Diciamo – usando un eufemismo – che una mostra di pittura potrebbe non essere l’evento più emozionante della terra.

I vantaggi di prenotare una vista guidata, quindi, sono molteplici:

  • obbliga i figli a seguire qualcuno di competente in modo che qualcosa si depositi accidentalmente nel cervello, transitando per i canali uditivi;
  • ti permette di vedere quello che ti interessa, invece di correre dietro a uno skateboard che sfreccia al parco tutto un sabato pomeriggio;
  • si persevera nell’acculturamento della prole anche quando sembra totalmente inutile, nella ferma convinzione che un giorno si sarà ripagati;
  • si hanno spunti di discussione durante il viaggio di ritorno a casa. Come punti di partenza vanno benissimo anche commenti tipo: “non ho capito niente”, “era noioso”, “non mi piace”.

Tuttavia, vorrei darti una speranza dopo l’apparente sconforto che potresti aver percepito.

Se vuoi portare con te dei bambini piccoli, stai tranquilla: sono molto più ricettivi, pazienti e curiosi di quelli già entrati in fase preadolescenziale. In loro compagnia, tu e la guida sarete in una botte di ferro perché interverranno e faranno domande più intelligenti di un critico d’arte.

Senza una guida, invece, potresti essere costretta a chiedere se ti conservano i figli in un armadietto del guardaroba, fino alla fine della visita. Scommetto che te li renderebbero anche se perdessi il numerino per il ritiro.

Informazioni pratiche

Mostra Umberto Boccioni (1882-1916): Genio e memoria a Palazzo reale – Milano.

Aperta fino al 10 luglio 2016.

Il costo del biglietto include anche l’ingresso alla mostra 2050. Breve storia del futuro e offre un ingresso gratuito al Museo del Novecento.

Per le visite guidate e la didattica: 02 92800821 – attivo da lunedì a sabato dalle 8:30 alle 18:30 (chiuso nelle principali festività) – oppure scrivi alle tre società di visite guidate cui è affidata la mostra: info@adartem.it / info@admaiora.education / info@spazioaster.it.

Olivia Chierighini

Olivia Chierighini è una giornalista con esperienza decennale nel food e lifestyle. Ha collaborato con numerose riviste di settore e ha tenuto per anni una rubrica di cucina sul settimanale Grazia. La collezione degli articoli è diventata un libro intitolato “In cucina con i tacchi a spillo”. Ama occuparsi di cibo, cultura, società e varia antropologia. C’è chi dice sia una gran chiacchierona: lei preferisce definirsi un'ottimista. Per una dose quotidiana di humour, potete seguirla sul suo blog personale OliviaQuantoBasta.

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