David Bailey è un’icona del mondo della fotografia contemporanea per quanto riguarda la ritrattistica di moda. Imparò da autodidatta e lavorò come assistente di john French per molti anni prima di approdare a Vogue, regina delle rivista patinate, come fotografo di moda. Negli anni insieme al collega Terence Donovan, fu autore dei più riusciti ritratti fotografici della generazione swinging london degli ann ’60, una cultura basata sull’alta moda e sulla notorietà. Il mondo culturale che potè frequentare Bailey, a quell’epoca, gli diede spunti e stimoli trasversali alla sua arte; frequentò attori, musicisti, artisti e persino la famiglia reale inglese.
Dietro il suo obbiettivo sono passate vere e proprie leggende del mondo dell’arte, della musica e del cinema: da Salvador Dalì e Francis Bacon a Kate Moss, Maryl Streep e i Rolling Stones: immortalati per lo più in bianco e nero raccontano i sogni e lo stile di un’intera generazione. Tra gli ultimi celebri lavori dell’artista i ricorda il ritratto della Regina Elisabetta, realizzato per il suo ottantesimo compleanno, che gli conferisce anche un riconoscimento ufficiale dalla Londra più tradizionalista.
“Stardust”, in mostra al Pac di Milano fino al 2 giugno, è a cura dell’autore stesso che ha scelto di esporre le opere per ordine tematico, portando il visitatore alla scoperta del puro estro artistico, senza seguire nessi cronologici. Così, si affiancano le immagini di 50 anni di carriera, tra quelle raccolte nei suoi viaggi in giro per il mondo a quelle delle icone del passato, fino ad arrivare ai nudi di sconosciuti che hanno posato volontari tra il 2001 e il 2005 per il progetto “democracy,” in un percorso guidato nel vissuto e nelle scelte stilistiche dell’artista.
Per questa esposizione di più di 300 scatti, David Bailey ha realizzato nuove stampe in gelatina d’argento delle foto selezionate, avendo così modo di rivedere e ottimizzare ogni immagine. I ritratti esposti raccontano il suo percorso professionale e artistico con l’evolvere di sue innovazioni e provocazioni stilistiche le cui prime radici risalgono agli anni ’60. David Bailey nei suoi scatti espone senza filtri l’elemento che lo differenzia dai fotografi di moda dell’epoca, riuscendo a dare voce nei suoi ritratti alla street culture londinese.
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