Piero Manzoni - Merda d’artista, n. 58, 68 e 80, maggio 1961 - h 4,8, d 6 cm, scatoletta di latta, carta stampata, Fondazione Piero Manzoni, Milano, Foto Bruno Bani, Milano
Sicuramente l’opera più famosa di Piero Manzoni è la Merda d’artista, idea che gli è valsa migliaia di risatine da parte di ogni studente del liceo che lo abbia mai affrontato sui banchi di scuola.
Ma oltre a questa opera, che allude a come un artista, grazie ai meccanismi commerciali della società dei consumi, possa vendere una parte di se stesso al valore dell’oro, molte altre sono le opere che hanno permesso a questo artista milanese di essere uno dei più apprezzati sulla scena delle Avanguardie italiane del XX secolo.
L’influenza di Duchamp e del suo Ready Made è chiaramente visibile, ma non è certamente l’unica influenza che gli ha permesso di ottenere il suo grande successo: lo spazialismo di Fontana, con il quale condivide la carriera, l’arte nucleare di Enrico Baj, la grande tendenza all’astrattismo o meglio alla “pittura industriale” sono sicuramente altrettanto importanti.
Piero Manzoni debutta nel 1956 a Soncino, non lontano da Cremona. L’ambiente milanese lo adotta presto, perché s’ispira certo a Baj e a Fontana, ma si identifica come voce forte e distante dai suoi mentori.
Si afferma grazie ai suoi Achromes (Incolori), quadri che si concepiscono senza titolo, che nulla descrivono e nulla intendono comunicare.
Ma gli Achromes sono solo il punto di partenza della sua carriera da cui si dipaneranno Linee (dedicate al segno teoricamente illimitato), Uova (uova sode che l’artista annette all’arte contrassegnandole con la propria impronta digitale), Corpi d’aria (corpi che richiamano l’immaterialità) e Sculture viventi (modelle che nel momento in cui vengono firmate diventano opere d’arte viventi), fino alla famosissima Merda d’artista.
La sua carriera durerà fino al 1963, anno della sua morte improvvisa.
Nel 2013 si sono celebrati cinquant’anni dalla morte di Piero Manzoni e proprio la vicinanza con questa data così importante, rende molto più doveroso questo omaggio della città di Milano.
Questa mostra nasce con la collaborazione della Fondazione Piero Manzoni, ricostruisce il percorso che documenta con opere primarie tutti gli aspetti della sua attività.
Si tiene a Milano a Palazzo Reale dal 26 marzo al 2 di giugno e riporta molte delle opere che fanno parte delle collezioni milanesi.
La mostra è aperta dal lunedì alla domenica, ma con variazione orarie:
Lunedì: 14.30-19.30
Martedì, Mercoledì, Venerdì e Domenica: 9.30-19.30
Giovedì e Sabato: 9.30-22.30
Il prezzo del biglietto è di 11 euro (intero) e 9,50 euro (ridotto).
Una delle coppie più discusse della storia di Uomini e Donne è pronta per allargare…
Non tutti lo sanno, ma esiste una legge che annienta il bollo auto. Scopri qual…
Al termine di una meticolosa indagine è stato rinvenuto un pellet altamente nocivo. Ecco come…
Addio alle diete tristi: con la dieta del merluzzo perdi peso, ti sazi e resti…
Moda e cinema a braccetto al Vogue World 2025: gli abiti più iconici delle star…
Il fascino e l'ordine di questa città rimembrano per certi versi la capitale nipponica. Andiamo…