Di tanto in tanto, può capitare che un bambino abbia la cosiddetta coperta di Linus. Questa denominazione in psicologia assume un significato preciso e può essere sintomo di un determinato comportamento del piccolo. Non tutti però sanno cos’è la coperta di Linus, quando può manifestarsi e qual è il suo significato. In quest’articolo, verranno analizzati questi aspetti, cercando di comprendere tutti i dettagli al riguardo.
Come prima cosa, occorre comprendere cosa si intende quando si parla della coperta di Linus. Linus è il famoso personaggio dei Penauts, strisce a fumetti create da Charles M. Schulz, e viene sempre disegnato con la sua coperta che lo accompagna in qualsiasi momento della giornata.
Dunque, la coperta di Linus è un termine che viene usato in psicologia per indicare un oggetto transizionale, vale a dire un oggetto preferito da un bambino, quel prodotto che porta sempre con sè. Solitamente, si associa questo termine ad un giocattolo nel caso dei maschi oppure ad una bambola nel caso delle femmine. Ad ogni modo, un bambino potrebbe far diventare una coperta di Linus qualsiasi oggetto, anche un cuscino o per l’appunto, una coperta.
Inoltre, nella maggior parte dei casi, questo oggetto deve ricordare al bambino delle sensazioni piacevoli e rassicuranti. Molti psicologi dicono che questi elementi hanno un tipico “sapore” di mamma per così dire. Ecco perché il piccolo si sente legato a quell’oggetto, in questo modo può avere la sensazione che la madre sia sempre al proprio fianco.
A questo punto, qualcuno potrebbe voler indagare più a fondo e comprendere quando può manifestarsi questo comportamento nei bambini. Ebbene, nella maggior parte dei casi, i bambini possono legarsi ad un oggetto quando hanno un’età compresa tra gli 1 e i 3 anni. Ad ogni modo, questo fenomeno può essere frequente anche a 4 anni.
Ma come viene scelto un oggetto rispetto ad un altro? Ebbene, ogni bambino è personale e decide la propria coperta di Linus in base a sensazioni che prova in prima persona. Questo deve far capire ai genitori che possono comprare anche diversi giocattoli o peluche: sarà sempre il piccolo ad avere l’ultima parola sull’oggetto preferito.
Inoltre, questo fenomeno non deve essere visto come un problema, piuttosto come una fase della crescita che può aiutare il piccolo nei primi anni di vita.
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