Sentirsi a disagio e fuori luogo: questa è la sensazione che nasconde la timidezza, aspetto caratteriale che spesso si collega alla poca autostima. Superare questo scoglio che non permette di vivere pienamente e in tranquillità è però possibile: basta un po’ di coraggio e di determinazione, qualità contrarie difficili da trovare. Senza prefissarsi imprese eroiche, è possibile superare la timidezza con piccoli passi e con la consapevolezza che dobbiamo piacerci già così. Il cambiamento deve essere inteso come un modo per stare meglio e non un obbligo per trasformarci in qualcosa che non siamo.
Il primo passo è sicuramente una analisi delle motivazioni che potrebbero nascondersi dietro alla ritrosia: forse è il timore di sbagliare o del giudizio delle altre persone che ci blocca. La poca considerazione che abbiamo di noi stessi porta a pensare di non essere interessanti, di essere ridicoli e di non avere niente di speciale da proporre. Dovremmo smettere di essere giudici inflessibili e imparare ad accettarci: probabilmente scopriremmo qualità impensate e l’opinione degli altri sarebbe meno importante, primo perché la nostra sarà più clemente, secondo perché attribuiremmo meno peso alla valutazione dei fatti rispetto alla vita vissuta. Dovremmo scendere dal banco degli imputati dove siamo continuamente sotto osservazione del nostro sguardo inquisitore. Cercare di conoscersi meglio porta poi a staccarsi di dosso vecchie etichette che magari ci portiamo dall’infanzia: dopo le innumerevoli volte in cui siamo stati presentati come timidi, abbiamo finito per crederci anche noi. Per vincere l’eccessivo pudore allora possiamo iniziare a costruirci una sana opinione di noi stessi, scrollandoci di dosso i pregiudizi del passato, perché niente è per sempre, neanche nei pensieri. Possiamo concentraci sulle nostre qualità, sulle soddisfazioni che abbiamo raccolto, sugli affetti che ci circondano e allora le considerazioni mentali che ci bloccano perderebbero di significato.
La sana ironia si rivela molto utile per uscire dal proprio guscio: se non ce la sentiamo di farci vedere o di parlare, questo non è per forza un problema. Magari ci sarà un’altra occasione in cui avremo voglia di lasciarci andare. Dovremmo tatuarci nella mente il detto che “nessuno è perfetto“, azzeccato per noi e per gli altri. Uno sguardo più disincantato nei confronti delle persone che ci circondano, e magari anche un pizzico di umorismo, ci aiuterà a capire che non esiste l’uomo perfetto, l’ideale da seguire e questo è proprio il “bello della diretta”!
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