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Come capire se un’amicizia è tossica

Quando parliamo di un’amicizia tossica ci riferiamo a un rapporto d’amicizia tra due persone in cui emergono sentimenti negativi che creano disagi a una delle due. Si tratta di un modo di vivere le relazioni che non è sano, ma spesso è difficile riconoscerle. In questo articolo scopriamo quali sono i campanelli d’allarme che le segnalano e come fare per liberarci da loro.

Amicizie tossiche: cosa sono e quali caratteristiche hanno

Cosa vuol dire quando parliamo di amicizie tossiche? Quali caratteristiche devono avere queste relazioni per essere denominate tali? Andiamo alla scoperta di come una tua amica (o un tuo amico) negativo ti può influenzare e quali sono i comportamenti distruttivi che mette in atto.

Relazioni

Innanzitutto, una relazione tossica, che sia d’amicizia o amorosa, presenta sempre degli aspetti comuni: essa, infatti, tende a danneggiarci emotivamente perché emergono dinamiche malsane incentrate su un’eccessiva tendenza al controllo, sulla prevaricazione, sull’egocentrismo, l’insicurezza e il narcisismo.

Spesso queste amicizie si trascinano per lungo tempo logorando la salute psichica di chi rimane invischiato nella loro trappola: per questo motivo è importante riconoscere i campanelli d’allarme che le preannunciano e allontanarci da esse.

La psicologia

La scrittrice e psicologa Mireille Bourret sull’argomento ha scritto un utile manuale intitolato “Amicizie tossiche. Come riconoscerle e trasformarle positivamente”. Il libro presenta uno studio dettagliato su questo argomento e prende in esame quali sono le caratteristiche fondamentali di questo tipo di relazioni. Sicuramente se all’interno di un’amicizia i lati negativi superano quelli positivi, non è mai un buon segno.

Inoltre, quando il rapporto è improntato sulle lamentele, i pettegolezzi, l’invidia e il giudizio, il mix diventa esplosivo, tanto che esso può mettere a dura prova il nostro equilibrio.

Quando una tua amica è “tossica” spesso è una persona imprevedibile, maniaca del controllo, insicura e giudicante: non vuole che tu ti separi da lei e per questo motivo mette in atto dei comportamenti al limite dello stalking.

Come riconoscere un’amicizia tossica

Quando si parla di relazioni tossiche non ci si ferma alla coppia: sapevi che anche un’amicizia può essere definita tossica? Molte di noi hanno un’amica  in particolare che finisce per consumare tutta l’energia vitale che abbiamo.

Le persone di questo tipo prendono costantemente più di quanto danno e – quando danno – non si tratta necessariamente di qualcosa che vogliamo ricevere: sono giudicanti, egocentriche, imprevedibili, o una malsana combinazione di questi tre difetti.

Ma come riconoscere un’amicizia vera e sincera? Ecco alcuni dei campanelli d’allarme che sono rivelatori della “tossicità” di un rapporto.

Non condividi con lei le buone notizie

Le amiche celebrano tra loro i propri momenti di felicità: se senti che sei spesso a disagio nel parlare di una tua promozione al lavoro, della tua situazione sentimentale o nel condividere altre buone notizie, è meglio che fai suonare un campanello d’allarme. Ci sono infatti alte probabilità che tu sia coinvolta in un rapporto d’amicizia con una persona competitiva o gelosa dei tuoi successi.

È normale voler mantenere privati alcuni aspetti della nostra vita, ma devi anche aver la certezza di poter confidare qualsiasi cosa alle tue amiche, sia nel bene che nel male: quando non hai questo livello di comunicazione e fiducia, o non sei certa che tali persone facciano il tifo per te, la relazione di riflesso ne soffre.

Lei fa emergere il tuo lato peggiore

Il banco di prova più semplice per verificare se sei in buoni rapporti con qualcuno, consiste nel domandare a te stessa “Questa persona tira fuori il mio meglio?”. Se di solito sei equilibrata e paziente, ma quest’amica ti fa costantemente perdere la calma  allora è il caso di prestare attenzione, perché le amicizie “tossiche” hanno la pessima tendenza a farci sentire instabili, esattamente come loro. Quando vedi che qualcuno a te molto vicino è in grado di far emergere il tuo lato peggiore, allora staccartene può essere la soluzione migliore.

Eviti il confronto

Se in questo rapporto d’amicizia sei così abituata a camminare sulle uova che non condividi più la tua opinione o non comunichi il tuo punto di vista per paura di scatenare l’ira altrui, allora è inequivocabile che la relazione sia del tutto sbilanciata a tuo sfavore. È normale che – con gli amici – non sempre le visioni siano univoche, ma ciò, anziché essere fonte di frustrazione, dovrebbe agevolare un confronto produttivo e costruttivo per entrambi.

Ti senti giudicata

Se la tua amica ha costantemente da ridire sulle decisioni che prendi, o ti sfida nel tentativo di renderti più simile a lei, anziché ascoltare ciò che desideri o di cui necessiti, allora significa che non rispetta i tuoi valori. L’atto stesso di giudicare è infatti di per sé tossico: una cosa è esprimere un’opinione, un’altra invece chiudersi di fronte alla presenza di un parere opposto al proprio.

È possibile avere due opinioni che si contraddicono, ma entrambe possono comunque venire ascoltate e accettate, come in una qualsiasi relazione “sana”. In un’amicizia che funziona, le sentenze devono essere inquadrate come domande anziché come assunti: è questo l’unico modo per dialogare a proposito di qualcosa su cui non si è (apparentemente) d’accordo.

Ti spinge a essere negativa come lei

Le persone tossiche amano circondarsi dei propri complici. In modo da sentirsi meno peggiori a causa del loro comportamento. Così facendo, trascinano gli altri in situazioni negative, tentando di convincerli a trascurare il buon senso.

Spesso infatti questo tipo di comportamenti tossici sono guidati dal desiderio di guadagnare approvazione e accettazione. Chiudendosi di fronte ad altre prospettive, il raggiungimento del risultato desiderato sembra più probabile. Quando la tua amica cerca di invischiarti in un qualcosa di non positivo per te, lo fa per colmare le sue incertezze. Se fosse sicura di se stessa, non lotterebbe così strenuamente per avere un “commilitone” al suo fianco.

Non c’è nessuna fiducia

Senza fiducia, qualsiasi relazioni poggia su basi pericolanti. Se il fatto di portare la tua amica in mezzo agli altri ti preoccupa, è perché non sei sicura che li tratterà con rispetto. Hai paura che ti metterà in imbarazzo. Oppure  credi che riuscirà a mantenere la riservatezza richiesta circa alcuni segreti che le hai confidato.

Tutto ciò significa che sei all’interno di una dinamica tossica. Sia che la tua amica ti faccia soffrire intenzionalmente o meno poco importa. Questa è la situazione. Un’amicizia sana infatti ha dalla sua fiducia, rispetto e coerenza, e senza questi elementi non è in grado di sopravvivere.

L’amicizia richiede da ambo le parti un desiderio di “esserci” per l’altro. Questo è un lavoro. Se senti che chi ti sta accanto non agisce per il tuo bene e non ti fa sentire sicura e protetta, allora forse è meglio rinunciare a quella persona.

Silvestra Sorbera

Silvestra Sorbera, classe 1983, piemontese di origini siciliane, è una giornalista e autrice di racconti e romanzi. Collabora con i giornali online Gocce di spettacolo, Yomamma, Italiapost e Unadonna. Ha pubblicato nel 2009 “La prima indagine del Commissario Livia” e a maggio del 2016 la seconda indagine dal titolo “I fiori rubati” con la casa editrice LazyBOOK e la terza indagine dal titolo "Castelli di sabbia". Nel 2013 ha realizzato la favola per bambini “Simone e la rana”, e il saggio letterario - cinematografico “La forma dell’acqua. Camilleri tra letteratura e fiction”. Nel 2014 pubblica con la casa editrice LazyBOOK i racconti“Vita da sfollati” e a seguire “Sicilia” e “La guerra di Piera” e a dicembre 2016 il romanzo autobiografico “Diario per mio figlio”. A giugno 2016 con la casa editrice PortoSeguo il romanzo “Sono qui per l'amore”. Nel 2017 pubblica il racconto lungo new adult “Un amore tra gli scogli” e la favola “Simone e la rana. Viaggio nel castello stregato”.

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