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Stirare senza asse da stiro: dove e come fare

C’è chi, stirando, si rilassa perché in quel momento libera la mente dai pensieri. E c’è chi, al contrario, detesta quel gesto meccanico da ripetere decine di volte per togliere le pieghe da camicie, magliette e pantaloni. Senza contare che comporta un notevole dispendio di tempo ed energia elettrica, oltre che di forze. E poi c’è l’asse da stiro, da tirare fuori ogni volta e poi rimettere a posto; trovare un posto dove piazzarla non è semplice, soprattutto nelle case moderne, dove gli spazi sono ridotti e non tutte sono dotate di un ripostiglio capiente. Ma fortunatamente esistono diverse soluzioni per stirare senza l’asse: vediamo insieme quali sono.

Stirare sul tavolo

Il metodo più semplice e comodo per stirare senza asse da stiro è quello di utilizzare il tavolo, della cucina o del soggiorno. Questo è anche il modo più antico e tradizionale: le nostre nonne e le nostre mamme, infatti, in passato, non avevano di certo a disposizione l’asse da stiro. Ma bastava loro stendere i panni in maniera accurata, facendo attenzione a ‘stirarli’ manualmente prima di stenderli, e poi passavano velocemente il ferro usando come base d’appoggio il tavolo della cucina. Se non volete usare l’asse, quindi, fate così anche voi.

Stirare sul tavolo: come fare

Ovviamente, per stirare sul tavolo, è necessario prendere alcuni accorgimenti. Passare il ferro da stiro caldo su un tavolo, magari di legno, potrebbe infatti danneggiarlo. Fate allora attenzione a coprire adeguatamente la superficie. In commercio esistono le coperte da stiro, da stendere appositamente su basi come il tavolo della cucina. Se non volete spendere soldi, usate una coperta, magari vecchia, che avete in casa. Piegatela in quattro, creando quindi abbastanza spessore, e usate quella per proteggere il tavolo. Per facilitare il passaggio del ferro, mettete un lenzuolo sulla coperta, in modo tale che scivoli più facilmente. Prima di iniziare lo stiraggio, fate una prova: appoggiate il ferro caldo sulla superficie del tavolo foderata con la coperta e con il lenzuolo e guardate se, per caso, la superficie sottostante scotta troppo. Se così fosse, dovete creare ancora più spessore. Altrimenti, potete tranquillamente iniziare a stirare senza preoccuparvi di rovinare il tavolo.

Asse da tavolo

Il problema è lo spazio? Non temete. Se quello che vi frena dal comprare un’asse da stiro tradizionale riguarda lo spazio che questa può occupare (e voi, di posti dove riporla, non ne avete), esiste una soluzione alternativa: l’asse da tavolo. Si tratta di assi in miniatura, che si possono usare sopra una superficie come il tavolo. In questo modo siete sicure di non rovinare il tavolo e di non dovervi preoccupare di avere spazio dove riporre l’asse. Queste soluzioni, infatti, hanno una dimensione ridotta. Molti modelli hanno anche i piedini di sostegno pieghevoli, in modo tale da poter riporre l’asse anche in cassetti e armadi. Altri modelli, invece, hanno un gancio sul lato che consente di appendere l’asse in verticale, riducendo ulteriormente l’ingombro. Si tratta di soluzioni valide: hanno strutture solide, piedini ricoperti di gomma che le rendono stabili e sono ricoperte con un tessuto spesso, resistente al calore.

Il ferro da stiro verticale

Un metodo moderno ed efficace per stirare senza l’asse da stiro è il ferro verticale. Il ferro da stiro verticale nasce a scopo professionale e viene usato da parecchi anni, in una versione più complessa e ingombrante, nelle stirerie e nelle lavanderie. Le stiratrici verticali non sono efficaci come il ferro da stiro tradizionale, ma sono un buon compromesso se si vuole stirare in modo rapido e senza dover tirare fuori ogni volta l’asse. Esiste addirittura la versione portatile del ferro da stiro verticale, la cosiddetta ‘spazzola a vapore’. È maneggevole, economica, semplice da usare, si può riporre ovunque ed è l’ideale per chi viaggia spesso. Ovviamente non potete usarla per la biancheria da letto (troppo pesante e ingombrane) o se volete ottenere la stiratura perfetta di una camicia.

Come si usa

Come ogni ferro da stiro, anche quello verticale ha un serbatoio da riempire. L’operazione più delicata dello stiraggio verticale è il posizionamento degli indumenti: camicie, t-shirt, gonne, pantaloni e abiti, infatti, vanno appesi con cura, per evitare che il vapore rafforzi e renda più evidenti le pieghe. Posizionati i capi, bisogna passare il ferro sul tessuto, facendo movimenti continui e perpendicolari all’asta. Non avendo la tavola da stiro come appoggio, gli indumenti andranno poi piegati su un’altra base: per questo motivo è meglio usare questa modalità di stiro con vestiti che poi lasceremo sulle stampelle. In pratica, quindi, si stira in piedi senza esercitare nessuna pressione, con movimenti larghi e omogenei. Bisogna fare attenzione a non toccare i tessuti con la superficie che eroga il vapore, altrimenti si rischia di bruciarli.

Motivi per non stirare

Motivi per non stirare

Evitare del tutto la stiratura è possibile e anche vantaggioso. I motivi per non farlo sono parecchi. Innanzitutto, se stendete gli indumenti in modo accurato e li stirate manualmente mentre li piegate, eviterete di perdere ulteriore tempo ed energie. Soprattutto in estate, lo stiraggio fa sudare e perdere troppe forze. Senza contare poi che evitare questa pratica fa bene all’ambiente: i ferri da stiro consumano molta energia elettrica e acqua. Un ferro da stiro normale acceso per un’ora provoca un consumo dal costo di circa 3 euro, mentre l’impiego di un modello a caldaia comporta un dispendio ben maggiore. E poi si riduce la produzione di anidride carbonica lasciando il ferro spento. Vogliamo poi parlare del dolore alle mani e delle irritazioni che comporta tenere il ferro impugnato per tutto quel tempo? Certo, gli indumenti, dopo la stiratura, sono perfetti. Ma vi basterà indossarli una sola volta per perdere perdere tutti i vantaggi ottenuti e vedere andare in fumo i vostri sforzi.

Francesca Ceriani

Laureata in Lettere Moderne, giornalista dal 2015. Amo viaggiare, scoprire nuovi mondi, entrare in contatto con culture sconosciute. Leggere è la mia evasione. La scrittura e la cucina sono le mie passioni.

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Francesca Ceriani
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