Sono moltissimi gli animali che incuriosiscono più di altri e il panda rosso è uno di questi: nel vedere questo animaletto si resta perplessi riguardo al suo nome, rivedendo in lui le sembianze di molti animali fuorché quelle del panda gigante. Eppure non sono poche le similitudini tra i due animali di origine asiatica.
Nonostante i primi documenti ufficiali relativi all’esistenza del panda rosso risalgano al 1825, scritti per mano di Frédéric Cuvier, il primo ad avvistarlo è stato in India il maggiore Hardwicke, chiamandolo peraltro Wah per via del suo verso.
Il panda rosso è un grazioso mammifero appartenente alla specie degli Ailuridae e vive in Asia, precisamente in Birmania, in Nepal, in Bhutan, in India e soprattutto in Cina: chi desidera avvistare da vicino un panda rosso può viaggiare nella provincia dello Sichuan, il cosiddetto “Paese Celeste” dove non mancano centri di studio e riserve naturali come quella di Wolong.
Il panda rosso ama infatti le foreste temperate, dove le temperature non superano i 30°: la sua tana è sugli alberi, dove di giorno si accoccola sui rami facendo penzolare le sue zampe. È infatti di notte che il panda rosso si procaccia il cibo, fatto essenzialmente di germogli e foglie di bambù, ma anche di frutti, radici, fiori e raramente anche insetti. Sono proprio l’habitat e il cibo i punti in comune tra questi due simpatici mammiferi asiatici.
In Cina questo panda è chiamato anche Volpe di Fuoco, ispirando anche il logo di un famoso motore di ricerca. Il motivo è legato alla sua bellissima pelliccia, peraltro preda di cacciatori senza scrupoli: è completamente rossiccia, tranne sul muso che invece ha una grande macchia bianca. Le zampe sono marrone scuro e quelle anteriori hanno un sesto dito, che permette al panda rosso di stringere il cibo e per bere (si idratano intingendo la zampa nell’acqua e poi leccandola). La lunga coda, che di giorno avvolgono coprendo anche gli occhi per schermarsi dalla luce, è ricoperta da anelli aranciati.
I panda rossi sono animali piuttosto riservati e solitari, che scoprono la socialità durante l’accoppiamento: a differenza dei panda giganti, non hanno difficoltà ad accoppiarsi e le femmine possono partorire fino a 4 cuccioli. Un’altra differenza rispetto ai panda giganti sono ovviamente le dimensioni, più contenute nella Volpe di fuoco, e il colore del manto, che nel panda gigante è nero e bianco.
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