Come sfiatare i termosifoni con o senza valvola
Niente panico! Sfiatare i termosifoni è una procedura semplice, basta seguire poche regole e tutto andrà a buon fine. Ecco come fare.
Quando il termosifone non si riscalda in modo uniforme potrebbe essersi creato un accumulo d’aria nel circuito, dovuto a un effetto bolla che impedisce all’acqua calda di circolare liberamente. Il problema non genera solo un fastidioso rumore di gocciolamento, ma potrebbe causare anche un eccessivo consumo di energia e vari problemi al riscaldamento domestico. Il problema si presenta in genere prima della stagione fredda ma anche più tardi, magari in una seconda casa poco utilizzata. Ad ogni modo, se vi ritrovate a che fare con un termosifone “poco collaborativo” e i sintomi coincidono (rumore, calore non omogeneo) è molto probabile che dobbiate procedere con una manutenzione.
La chiave della valvola: istruzioni per l’acquisto
Per aprire la valvola di sfiato serve un’apposita chiave. Di norma questa viene consegnata al momento dell’installazione dei caloriferi, ma non tutti la conservano. Se non la trovate più, quindi, va comprata. Niente paura: basteranno pochi euro e le misure sono universali. Non vale la pena utilizzare strumenti alternativi per risparmiare una cifra così esigua, quindi il consiglio è sempre quello di andare in un negozio specializzato oppure di acquistare online. Il prezzo medio di una coppia di chiavi in vendita online è inferiore ai 4 euro, spedizione inclusa.
Come sfiatare un termosifone
Sfiatare un termosifone non è un’operazione difficile, ma bisogna tenere a mente alcuni consigli e seguire la procedura, che cambia a seconda della tipologia di radiatore. In ogni caso, c’è una regola basic che vale per tutti: prima di iniziare a sfiatare i termosifoni bisogna assolutamente spegnere la caldaia.
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La prima differenza riguarda i
termosifoni dotati di valvola e quelli senza. Ma procediamo per gradi.
Procedura per i termosifoni con valvola di sfiato (riscaldamento autonomo)
La valvola di sfiato si trova nella parte superiore del termosifone, cioè sul lato opposto della valvola termostatica. Accanto al termosifone troverete quindi un piccolo rubinetto (la valvola, appunto) che va aperto con la chiave dedicata. Ricordatevi di mettere sempre un contenitore sotto per non bagnare il pavimento. Quando la valvola si apre, sentirete l’aria che fuoriesce, poi inizierà a scorrere l’acqua. All’inizio il flusso sarà minimo, poi aumenterà. Aspettate che il termosifone abbia versato tutto il liquido (e l’aria), poi chiudete la valvola.
A questo punto, il termosifone dovrà essere riempito d’acqua e portato alla giusta pressione. Per farlo si va nel locale caldaia: sul pannello frontale troverete il manometro che segna il livello di pressione dell’impianto. Se è la prima volta che fate questa operazione e non sapete come sia fatto un manometro, cercate uno strumento simile al contagiri dell’automobile: così non potete sbagliare. La freccia indica la pressione dell’acqua all’interno del circuito, mentre la lancetta indica il livello minimo e massimo della pressione. Assicuratevi che la freccia si trovi tra il numero uno e il numero due, e che la lancetta sia posta nell’intervallo compreso tra il massimo (segnato in rosso) e il minimo (segnato in nero). Se riscontrate delle anomalie, niente paura: basta aprire lentamente il rubinetto di scarico dell’acqua della caldaia (lo trovate sotto alla stessa caldaia) per far tornare i valori nella norma.
Procedura per i termosifoni con valvola di sfiato (riscaldamento centralizzato)
C’è una sola differenza rispetto alla procedura vista in precedenza: non dovrete riempire il circuito con l’acqua, dal momento che la caldaia del condominio si ricarica in automatico. Se questo non dovesse accadere, oppure per altri eventuali problemi legati al funzionamento, ci si può sempre rivolgere all’amministratore di condominio.
Procedura per i termosifoni senza valvola di sfiato
Prima una brutta notizia: i termosifoni senza valvola di sfiato di solito sono modelli di vecchia generazione e non prevedono questo meccanismo. Adesso la bella notizia: è possibile rimediare all’inconveniente individuando il tappo alternativo posto a destra o nella parte superiore del termosifone, oppure acquistando una valvola sprovvista di sfiato.
Verificare il funzionamento
Una volta terminate tutte le operazioni, non rimane altro da fare che controllare l’effettivo funzionamento dei termosifoni. Dopo aver acceso la caldaia, il calore dovrebbe diffondersi in maniera uniforme. Per verificarlo, basta toccare il calorifero: se alcuni punti sono caldi (o addirittura bollenti) e altri freddi, significa che qualcosa è andato storto. In poche parole, sono rimaste delle bolle d’aria, quindi dovrete ripetere da capo tutta l’operazione. Se il problema permane dovrete chiamare un tecnico specializzato, ma le complicazioni sono rare: basta seguire le indicazioni e il gioco è fatto.
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Come migliorare l’efficienza
Gli sprechi possono essere limitati evitando di posizionare copritermosifoni o mobiletti davanti ai radiatori. L’efficienza invece può essere potenziata con qualche stratagemma intelligente. Ad esempio, si possono utilizzare dei pannelli termo-riflettenti che riescono a convogliare il calore all’interno dell’abitazione e ad evitare che questo venga assorbito dalla parete. Si tratta di fogli di alluminio di diverso spessore, che oltre a svolgere la funzione appena detta sono anche ignifughi, atossici e termoresistenti.
Polvere in agguato
Il tema della polvere è di grande importanza e non va sottovalutato, soprattutto per le persone che soffrono di allergie. Il pericolo spesso arriva dall’esterno: le particelle possono entrare dalle finestre aperte (soprattutto durante la stagione estiva) e depositarsi sulla superficie del termosifone. La polvere riduce l’efficienza del radiatore ma può provocare problemi anche a chi soffre di allergie o ha problemi respiratori. Per questa ragione, sarà utile procedere con una pulizia mirata prima dell’accensione.
Si può fare in due modi: o con un compressore, oppure, in assenza di questo, con un aspirapolvere. In generale, i termosifoni in ghisa sono più difficili da pulire, mentre su quelli in metallo basta passare un panno antistatico per eliminare i fastidiosi acari. In entrambi i casi, non dimenticatevi di passare un panno imbevuto di detersivo sulla superficie del termosifone dopo la pulizia. Il consiglio sempre valido, quindi, è di non trascurare mai la pulizia e la manutenzione dei termosifoni. Non aspettate l’inizio della stagione fredda: riavviare i motori in fondo non è così difficile, ma il buon funzionamento e l’efficienza vanno preparati passo dopo passo.