Vi sarà capitato almeno una volta nella vita di macchiarvi con il caffè. Magari di mattina, appena svegli, con gli occhi ancora impastati di sonno e lo sbadiglio facile. Se a farne le spese è stato il pigiama o la tuta si può provare subito con l’ammollo in acqua tiepida e sapone di Marsiglia oppure spruzzandoci sopra una miscela di acqua e aceto (meglio se di mele).
Più complicato invece agire su muri, tappeti, vestiti dai materiali pregiati e calzature. Ebbene le macchie di caffè, come quelle di sangue o ruggine, sono tra le più fastidiose poiché impegnative da mandar via. Si pensi che in molti paesi tè e caffè vengono usati ancora oggi come coloranti naturali per tingere i tessuti e dar loro la tipica colorazione beige. Scopriamo tutti i rimedi e i trucchetti per eliminare tempestivamente le macchie di caffè.
Agire tempestivamente è senza dubbio la mossa vincente per eliminare le tanto temute macchie di caffè da indumenti, lenzuola, tovaglie. Se ci troviamo di fronte a biancheria e capi bianchi si può provare a:
Stessa mossa andrà bene anche per camicie bianche da lavoro (ad esempio per i barman) o per tessuti semplici come il cotone. Evitiamo su tessuti pregiati.
La miscela va agitata e spruzzata sulla macchia, dopo qualche minuto strofinata energicamente. Questo metodo va bene anche per i tappeti (provando a strofinare con un vecchio spazzolino). Successivamente è consigliato un lavaggio a caldo con il detersivo tradizionale.
Qualora si è impossibilitati ad agire rapidamente e si lascia seccare la macchia di caffè purtroppo la situazione si complica. L’ammollo è sempre una buona pratica purché si aggiunga prima qualche goccia di acqua ossigenata sulla chiazza. Per un’azione ancora più d’impatto si può anche optare per la glicerina oppure l’ammoniaca. Quest’ultima è sicuramente una sostanza chimica molto forte e va sicuramente diluita ma è considerata un toccasana per ogni tipo di macchia, anche le più ostinate e su tutti i tipi di tessuti anche sulla lana e sui colorati perché a differenza della candeggina non li scolorisce. Va comunque usata con parsimonia, con accuratezza e soprattutto lontano da animali domestici e bambini.
Lino, broccato, cachemire, canapa sono tessuti pregiati su cui è meglio agire tempestivamente con uno smacchiatore apposito oppure in alternativa optare per l’ammollo con acqua e aceto di mele. Evitiamo l’utilizzo della lavatrice e procediamo con un lavaggio a mano. Per la seta il procedimento è differente, usate cautela. La macchia di caffè va lavata con acqua gassata e asciugata subito dopo con il phon. Provare per credere.
Per tappeti e moquette che si macchiano sovente di caffè nulla di più semplice che l’acqua gassata che penetra a fondo nelle fibre. Le nonne suggeriscono lisciva (antico detersivo ottenuto dalla cenere di legna) e sale in una prima fase. Subito dopo si può preparare una pasta con tuorlo d’uovo e glicerina e farla agire per una mezz’ora. Infine abbiate cura di risciacquare abbondantemente.
Ebbene sì, anche le pareti della cucina spesso oltre che di unto o sugo possono sporcarsi di caffè. Magari si dimentica la caffettiera sul fuoco e gli schizzi di caffè si divertono a zampillare ovunque. Se le pareti sono di cartongesso bianco oppure lavabili si può optare per la candeggina diluita in acqua e un panno morbido. Ricordatevi di far asciugare bene tenendo le finestre aperte per far arieggiare l’ambiente. Se preferiamo invece i rimedi naturali basterà usare un semplice limone (succo) lasciando agire per un’ora. Successivamente andrà deterso con acqua e sapone di Marsiglia. Anche il sale può venirci incontro ma per farlo aderire sulle pareti dovremo creare una sorta di “tasca” con un pezzo di carta e del nastro adesivo sempre in carta.
Un incidente molto diffuso. In ufficio o comunque sul posto di lavoro ci si concede una pausa veloce vicino alla macchinetta del caffè ma, vuoi la fretta, vuoi la distrazione, ci si macchia le scarpe. Se queste ultime sono in pelle il rimedio della nonna già menzionato è la pratica più efficace. Prima occorre tamponare con carta assorbente, dopo basterà una pezzuola imbevuta con acqua e aceto. Se invece le calzature sono in camoscio fate attenzione, siamo di fronte ad un materiale molto delicato. Il primo passaggio è sempre tamponare con carta assorbente, dopo provare a togliere la macchia con semplice acqua tiepida. Una volta a casa se dovesse notarsi ancora l’alone si potrà provare con detersivo per piatti diluito in acqua (la dose è un cucchiaio di sapone per piatti in due tazze d’acqua). Per le scarpe sportive in tela il discorso cambia: occorre prima far riassorbire da sola la macchia. Una volta rincasati si può massaggiare energicamente con un vecchio spazzolino una miscela a base di acqua e bicarbonato (in parti eguali). Infine è possibile procedere al lavaggio abituale, a mano con sapone neutro o in lavatrice con lavaggio delicato.
Incidente comune a chi nei giorni liberi si concede la colazione a letto: il caffè che si versa tra le lenzuola macchiando il materasso. Niente panico. Si può innanzitutto passare sulla chiazza un batuffolo di ovatta inumidito di glicerina lasciando agire per oltre mezzora. Successivamente spruzziamo una soluzione spray realizzata home made con bicarbonato, aceto bianco e sapone di Marsiglia e strofiniamo la macchia, utilizzando un panno morbido. Possiamo asciugare il materasso naturalmente al sole nella bella stagione oppure con il phon in inverno.
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