Per mantenere ordine e non rischiare di smarrire documenti importanti è fondamentale individuare un cassetto dove conservarli e utilizzare appositi raccoglitori
Da quando i processi informatici e telematici sono entrati a far parte del vivere quotidiano le code alle poste o in banca, ma anche nelle segreterie scolastiche e agli Uffici comunali, si sono ridotte significativamente. Nonostante questa rivoluzione abbia modificato e trasformato il panorama sociale e culturale, semplificando in un certo senso la vita di tutti (pagare bollette, tasse e altre spese collegandosi al sito di riferimento senza spostarsi da casa permette di risparmiare molto in termini di tempo), è ancora moltissima la corrispondenza che quasi quotidianamente troviamo nelle nostre cassette della posta. Documenti che è importante archiviare nel mondo giusto se non si vuole correre il rischio di rimanere sommersi da carte e buste inutili o al contrario buttare ricevute importanti o bollette in scadenza.
La prima cosa da fare è dunque leggere la corrispondenza, buttare la pubblicità che non serve, e suddividere invece le comunicazioni della banca o delle compagnie assicurative tra le bollette ancora da pagare e le ricevute. Per cominciare è dunque necessario scegliere un cassetto da dedicare esclusivamente a questa funzione, nel quale riporre tutte le lettere che necessitano di essere conservate, le ricevute di pagamento, le bollette ed altri documenti che è importante non smarrire. Individuare un cassetto o uno scaffale per documenti spesso non basta. Per garantire ordine è opportuno acquistare anche cartellette e raccoglitori ad anelli, meglio se di colori diversi, che saranno a loro volta suddivisi in pagine trasparenti. Le persone più precise e meticolose possono comprare anche dei divisori e degli adesivi in cui specificare i documenti contenuti all’interno al fine di facilitare la ricerca quando se ne ha necessità. Un altro passaggio obbligatorio, se non si vuole correre il rischio di perdere documenti importanti, è anche stampare i pagamenti effettuati per via telematica, e conservarli al pari della corrispondenza cartacea. Il consiglio di esperti è quello di conservare almeno per 6 anni la dichiarazione dei redditi (5 anni + quello della dichiarazione) e le ricevute dei versamenti IRPEF, mentre per 5 anni le bollette pagate di luce, gas, telefono, le cartelle imposte comunali, le ricevute dei pagamenti d’affitto e infine le spese condominiali
E’ buona regola conservare, in una stessa cartelletta, anche i referti medici, gli esiti di esami e lastre, così come le ricette e le impegnative del medico di base, mentre in un altro contenitore è possibile raccogliere tutti i documenti personali: tessera sanitaria, tessera elettorale, certificati di nascita, passaporti, carta d’identità, patente e codice fiscale. Documenti di cui è consigliabile avere anche una fotocopia, o ancora meglio una copia digitale, molto utile in caso di smarrimento o furto per la relativa denuncia. Un’ultimo raccoglitore può infine servire a mamma e papà per conservare le pagelle scolastiche dei propri figli, ma anche il diploma o l’attestato del corso di musica frequentato.
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