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Come rendere una casa ecosostenibile

Cambiamenti climatici, spiagge esotiche invase dalla plastica, esaurimento sempre più precoce delle risorse naturali… Negli ultimi decenni abbiamo messo sempre più a dura prova il nostro pianeta. Avere uno stile di vita ecosostenibile non è una moda, né un lusso o un’imposizione calata dall’alto.

È l’unico modo che abbiamo per salvarci da fenomeni sempre più estremi e lasciare un pianeta in buona salute alle generazioni future. Effettuare correttamente la raccolta differenziata o utilizzare la bicicletta in sostituzione dell’automobile non è sufficiente.

Casa ecosostenibile: il superbonus 110%

Un aiuto per avere una casa ecosostenibile arriva dalle istituzioni. Fino al 30 giugno 2022 sarà infatti in vigore l’ecobonus o superbonus 110%, ovvero quegli incentivi fiscali per realizzare interventi edilizi volti a rendere le abitazioni (condomini, villette unifamiliari, ecc.) più efficienti sotto il profilo energetico e più sicure.

L’iter burocratico è piuttosto complesso. Tuttavia, consente di effettuare a costo zero interventi che nel lungo periodo ti consentiranno di risparmiare cifre notevoli sui consumi di luce, caldaia, aria condizionata e impianto di riscaldamento e, al contempo, di inquinare meno.

Il cappotto termico

Tra gli interventi coperti dalle detrazioni del superbonus 110% per una casa ecosostenibile e smart, ci sono, ad esempio, il montaggio di pannelli fotovoltaici, la sostituzione degli infissi, la realizzazione di impianti di domotica, l’installazione di colonnine per ricaricare le auto elettriche e la realizzazione del “cappotto termico”.

Quest’ultimo consiste nell’applicazione, esternamente o internamente all’edificio, di uno o più strati di materiale isolante per ottimizzare l’isolamento termico e acustico. Il “cappotto” aiuterà a mantenere una temperatura costante all’interno delle mura domestiche – tra i 18 e i 21 gradi in inverno, tra i 23 e i 25 gradi in estate – a prescindere dalla temperatura esterna.

Nella scelta dei materiali per gli strati isolanti, prediligi i materiali naturali o di recupero come paglia compressa, sughero, lana di pecora, canapa e fibra di legno. Lasciano respirare l’edificio, non creano problemi di muffe e non impattano sull’ambiente.

Casa ecosostenibile: gli elettrodomestici

Un’importante novità, in tema di casa ecosostenibile, riguarda gli elettrodomestici. Dal 1 marzo 2021 – per lavatrice, lavastoviglie, frigorifero e display elettronici – e dal 1 settembre 2021 – per le lampade – entrerà infatti in vigore il nuovo sistema di classificazione energetica.

La nuova etichettatura verrà poi estesa ai condizionatori, all’aspirapolvere e ad altre categorie di elettrodomestici. Le classi A+, A++ e A+++ spariranno. La nuova “classifica” relativa al consumo di energia andrà dalla lettera A alla G. La A sarà verde e indicherà la classe energetica più efficiente, mentre la G, in rosso, indicherà un elevato consumo di energia.

La nuova etichetta energetica avrà inoltre un QR code in alto a destra. Scansionandolo, avrai accesso a informazioni ancora più dettagliate sul prodotto. L’obiettivo è, da un lato, incentivare la produzione di elettrodomestici sempre più performanti ed ecosostenibili. Dall’altro, informare meglio il consumatore e guidarlo verso acquisti più consapevoli.

Una volta acquistati gli elettrodomestici a basso impatto ambientale, non dimenticare di utilizzare detersivi biodegradabili con tensioattivi di origine vegetale. I detersivi ecologici – sapone per il bucato, ammorbidente, detergente piatti, tabs per lavastoviglie, sgrassatore, ecc. – sono ormai disponibili in tutti i supermercati a prezzi sempre più accessibili.

Casa ecosostenibile: l’arredamento

Anche l’arredamento gioca un ruolo importante in una casa ecosostenibile. Prima di acquistare un mobile, verifica la provenienza delle materie prime. Se si tratta di legno, ad esempio, controlla se è certificato FSC o comunque se proviene da foreste gestite in maniera responsabile.

Controlla, inoltre, che non siano state utilizzate sostanze tossiche nelle componenti di dettaglio e nelle finiture (colla, vernice, ecc.). Prediligi mobili e complementi d’arredo con imballaggi totalmente riciclabili. Per l’illuminazione naturale, sfrutta al massimo la luce del sole.

Una casa ecosostenibile avrà finestre alte, porte di vetro, superfici chiare e riflettenti. Per l’illuminazione artificiale, scegli i led, i led biocompatibili e gli oled, che favoriscono il rilassamento. Anche la carta da parati è diventata multitasking. In commercio puoi trovare modelli in grado di bloccare le radiazioni elettromagnetiche o di catturare e isolare le sostanze inquinanti che respiriamo tra le mura domestiche.

Prediligi i materiali naturali anche per i pavimenti: bambù, legno con finitura a olio naturale, linoleum, sughero, ceramica, cotto e grès. Evita, invece, la moquette: contiene componenti sintetiche, favorisce l’accumulo di polvere e, di conseguenza, le reazioni allergiche. Meglio “ripiegare” su stuoie e tappeti.

I mobili usati

Abiti, accessori, dispositivi elettronici… La compravendita di oggetti second hand, ricondizionati o vintage (se hanno oltre vent’anni di vita) è una realtà sempre più affermata. Il mobile usato non deve essere necessariamente antico, può anche essere contemporaneo.

È comunque da preferire un mobile antico, ma realizzato con materiali di pregio (quindi durevoli), ad uno in stile moderno ma di scarsa qualità. Puoi comprare mobili usati in vari modi: nei mercatini dell’usato, nei negozi di antiquariato, sui siti web marketplace

Puoi addirittura averli gratis iscrivendoti ai gruppi Facebook “Te lo regalo se te lo vieni a prendere” (c’è almeno uno di questi gruppi per ogni città italiana). In questo modo potrai allungare il ciclo di vita di mobili ancora in buone condizioni o “rovinati” ad arte, come nel caso dello shabby chic.

Casa ecosostenibile: i tessuti

Tende, lenzuola, fodere, tovagliette, coperte, strofinacci… Per la tua casa ecosostenibile presta molta attenzione ai tessuti, spesso a contatto diretto con l’epidermide e aree delicate come gli occhi o la bocca. Prediligi le fibre naturali (di origine animale o vegetale), anallergiche e tinte con sostanze vegetali estratte da piante tintorie.

La lana merino, ad esempio, aiuta a mantenere costante la temperatura corporea, offre la massima traspirazione e trattiene poca umidità (anche in estate). Altre fibre da preferire sono il lino, la canapa, il cotone grezzo e le fibre di bambù, tutte anallergiche e traspiranti. Sì anche alla seta, meglio se biologica o vegana.

Puoi dare un’occhiata, ad esempio, alla nuova collezione di tessuti ecologici per la casa di Maisons du Monde: plaid, fodere per cuscino, tende, tovaglioli, strofinacci, parure da letto e runner in cotone biologico certificato o pelliccia ecologica.

Maura Corrado

Giornalista freelance con quasi vent’anni di esperienza sulle spalle. Ho iniziato scrivendo per la carta stampata, per poi abbracciare la rivoluzione digitale. Mi occupo di Lifestyle, beauty, moda, attualità, green e sostenibilità.

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