Coltivare l’orto, in campagna o in città, non è più così facile come lo era una volta. Infatti oggi bisogna saper fare i conti con il dilagare dell’inquinamento dell’aria e anche del terreno.
Per arginare i pericoli di coltivare frutti dannosi per il nostro organismo è necessario proteggere l’orto dall’inquinamento, solo così è possibile mangiare verdure e ortaggi senza alcuna preoccupazione. Ecco alcune buone prassi da considerare se si vuole avviare un orto.
L’inquinamento atmosferico non conosce confini e le polveri sottili che produciamo ogni giorno, inevitabilmente, infestano l’aria. Pertanto piombo, mercurio, cadmio, nichel, cromo e molto altro, diventano particelle microscopiche che ricadono sul suolo e sui terreni coltivati, ma non solo, le respiriamo continuamente.
Cosa succede se i frutti ne vengono ricoperti? In questo caso arginare il problema è possibile poiché basta lavare in maniera accurata il tutto per mangiare del cibo sano e non contaminato.
Per far sì che le polveri si depositino il meno possibile possiamo adottare dei piccoli accorgimenti come distanziare, in caso di orto in città, i nostri vasi dalla strada. Un balcone o un terrazzo alto è una buona soluzione. A questo punto aggiungiamo delle barriere frangivento di almeno due metri. Sono adatte siepi, muretti, canne o palizzate. In caso di giornate particolarmente ventose gli agenti inquinanti tendono ad essere bloccati da tali ostacoli, quindi l’orto resta protetto.
È possibile anche coprire i vasi con un telo di plastica in caso di coltivazioni esposte a un livello alto di inquinamento.
Il discorso cambia se le polveri sottili si infiltrano nel terreno, quindi le radici assorbono le sostanza inquinanti rilasciate poi negli ortaggi. Per scoprirlo è necessario scavare una fossa di almeno 60 centimetri arrivando fino alla terra vergine. Se durante l’operazione abbiamo incontrato lattine o altri rifiuti, proseguiamo per altri tre metri. Qualora nell’arco di due metri non ci sia nulla di strano, il livello di inquinamento è accettabile.
Nel caso di ritrovamenti inquinanti bisogna procedere a un’opera di bonifica che non comprende solo l’area strettamente collegata al nostro orto ma anche quella circostante. Per tale motivo è bene sempre estendere il raggio di azione ad almeno 50 metri quadrati dalla zona inquinata.
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