Casa

Come lavare scarpe in camoscio, anche in lavatrice

Con l’arrivo della primavera torniamo a sfoggiare giacche, borse e soprattutto scarpe di camoscio dalle tonalità pastello o dalle tonalità più decise. Il camoscio è un pellame pregiato che non passa mai di moda ma che richiede cure e attenzioni adeguate. Specie le scarpe che sono a contatto con la strada, gli agenti atmosferici, lo sfregamento in auto contro i pedali e i normali segni di usura nell’uso quotidiano.

Molti rinunciano al comoscio perché lo ritengono difficile da gestire e pulire, magari pensano che alla prima pioggia si possa macchiare e inevitabilmente si butta via. Due consigli al volo:

  • Le scarpe di camoscio o suede vanno curate e coccolate ogni giorno, pochi gesti rapidi ma “obbligati”;
  • In secondo luogo se riusciamo a evitare di indossarle durante un acquazzone preferendo magari stivali in gomma, sicuramente allungheremo loro la vita.

In fondo alcuni brand come Ugg o Clarks sono divenuti nel tempo dei must have del nostro guardaroba.

La cura quotidiana del camoscio

Si sa prevenire è meglio che curare e questa buona norma vale anche per le scarpe di camoscio che non possono mancare nel nostro guardaroba. Le calzature in suede, nabuk o camoscio vanno spazzolate dopo ogni utilizzo con l’apposita spazzola in legno dotata di morbide setole in gomma.

Si trova nei negozi specializzati, dal calzolaio oppure online ad un prezzo medio-basso. Si può impiegare anche per le scarpe chiare senza problemi. In secondo luogo le scarpe in camoscio non vanno mai lasciate all’aria aperta perché attirano polvere difficile da rimuovere.

Dopo averle spazzolate vanno rimesse nella loro scatola o in una custodia ben chiuse. Per ravvivare il colore che nel tempo sbiadisce o si altera esiste in commercio la famosa camoscina, uno spray colorante da scegliere nella stessa tonalità della scarpa. Per il marrone scuro possiamo usare un rimedio della nonna: i fondi del caffè.

Rimuovere le macchie

Il rimedio più rapido per rimuovere le macchie dalle calzature in camoscio, suede e nabuk è la gomma da cancellare, quella classica da scuola, usata dalla parte blu. In alternativa online oppure nei negozi specializzati vi sono gomme apposite per una pulizia sicura a secco.

Un rimedio semplice ed economico è un batuffolo di cotone imbevuto di latte e strizzato da strofinare sulle macchie. C’è poi una soluzione casalinga un po’ più strong: emulsione con acqua, sapone per piatti e 10% di alcool etilico. Dopo aver strofinato il composto sulla macchia occorre risciacquare con acqua e far asciugare all’aria evitando la luce diretta del sole.

Mandare via le macchie più tenaci

Si sa che è buona norma non indossare le scarpe di camoscio, nabuk o suede nelle giornate di pioggia ma ahimè sovente capita in primavera di uscire di casa con il sole e ritrovarsi dopo poche ore sotto un acquazzone. Se dunque le nostre calzature si bagnano e presentano macchie scure occorre spruzzarle interamente con acqua messa in uno spruzzino, lasciarle asciugare e dopo passare la spazzola apposita.

In un secondo momento si può decidere di uniformare il colore utilizzando la camoscina di cui abbiamo già parlato. Per le fastidiose macchie di unto derivanti da olio e grasso si può invece usare la pasta lavamani abrasiva con potere sgrassante. E’ quella che utilizzano di solito i meccanici o quei lavoratori che hanno a che fare con vernici, grasso, inchiostri. In internet vi sono tutorial per produrla naturalmente in casa con ingredienti semplici.

Va passata a secco sulle macchie dopo aver inumidito la parte della scarpa interessata. Infine occorre rimuoverla con l’apposita spazzola dalle setole in gomma. Se la macchia non si è seccata e abbiamo a disposizione in borsa borotalco o bicarbonato possiamo tamponare immediatamente la macchia aspettando che la sostanza si secchi. Ultimo passaggio la pasta lavamani che va strofinata fino a scigliere l’unto.

Tipiche chiazze da ufficio sono quelle da caffè, tè o succhi di frutta. In questo caso si può usare aceto bianco su un batuffolo di cotone. Per la muffa infine un rimedio efficace è un composto di acqua e alcool (10% della soluzione) da strofinare energicamente con un vecchio spazzolino da denti sulla parte “incriminata”.

Colla e inchiostro nemici del camoscio

Se abbiamo comprato a nostro figlio un paio di scarpe in camoscio che adora e usa in ogni situazione, anche a scuola, sappiamo bene che saranno soggette a macchie di ogni tipo specie inchiostro e colla. Per l’inchiostro abbiamo un rimedio della nonna molto efficace: il latte. Andrà strofinato su un batuffolo di cotone strizzato e successivamente si può passare una carta abrasiva come quella vetrata.

Discorso a parte per le chiazze di colla che sono un po’ più ostiche da eliminare. La colla vinilica si può ammorbidire con acqua tiepida e poi tirarne via i filamenti a mano. Le altre colle invece si possono rimuovere con una miscela di sapone di Marsiglia e alcune gocce di alcool puro.

Lavare il camoscio si può

Di solito le calzature in camoscio, nabuk o suede non si lavano in lavatrice a meno che si tratti di materiale sintetico come quello impiegato per le scarpe da ginnastica. Per queste ultime vi sono molti tutorial online che consigliano lavaggio a freddo senza risciacquo e senza centrifuga.

Per il materiale naturale meglio optare per un lavaggio a mano, più delicato e meno stressante per il pellame pregiato. Ci occorre innanzitutto una bacinella d’acqua tiepida e uno shampoo neutro per capelli e cute sensibile. Dalle scarpe andranno tolti lacci e solette da detergere a parte.

Le scarpe dopo averle tenute in ammollo per qualche minuto vanno strofinate con una spugnetta soft non abrasiva. Successivamente vanno sciacquate sotto l’acqua corrente e messe ad asciugare all’aria aperta ma lontano da fonti dirette di calore. Ultimo accorgimento, durante l’asciugatura all’interno della calzatura ricordiamo di mettere vecchi quotidiani o volantini appallottolati.

Infine se notiamo dopo l’asciugatura che la scarpa è rigida possiamo passare sulla tomaia un batuffolo di cotone imbevuto di latte che ridonerà l’antica morbidezza. Se vi sono alterazioni del colore nulla vieta di spruzzare la camoscina da una distanza minima di 20 centimentri. Va spruzzata in maniera uniforme coprendo la tomaia con nastro carta. Dopo mezz’ora circa si potrà procedere con la spazzolatura finale e il gioco è fatto.

Rosa Marino

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Rosa Marino
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