young woman hugging her cat in front of the window
Per parlare del gatto Siamese bisogna prima conoscere la storia delle sue origini asiatiche molto antiche. Quindi dobbiamo iniziare a parlare del regale gatto Thai.
In antichi documenti ben conservati del XIV secolo nel Siam, l’attuale Thailandia, si legge della presenza di una elegante razza di gatto Thai. Un gatto che ha larga diffusione nel tardo ‘800 nella zona appunto del Siam. Compagno di nobili e principesse, studiosi e sacerdoti, viveva presso dimore reali. Erano esemplari molto pregiati, e poteva essere solo lo stesso re del Siam ad autorizzarne l’espatrio in terra straniera.
Grazie ad un regalo del re al console inglese a Bangkog, una coppia di gatti Thai approdano in Inghilterra. Nel 1881 all’esposizione felina presso il Crystal Palace di Londra il successo di questa razza felina arriva all’apice. Tanto da arrivare a trovare diffusione anche in America.
Le mode, e gli incroci susseguitisi hanno dato origine a modifiche sostanziali e mutamenti. Cancellando dallo standard la razza Thai finì nel dimenticatoio la vera razza originaria del gatto Siamese.
Fu soltanto nel 1990 che il presidente della World Cat Federation censì finalmente la razza Thai. Ne salvaguardò così le caratteristiche del ceppo originario e la salvò dall’estinzione grazie ad una rinnovata diffusione, in Russia ed Europa.
Possiamo quindi dire con certezza che il gatto Thai è l’esemplare da cui è nata la razza Siamese. Una razza quest’ultima stravolta da selezioni e incroci che hanno portato all’attuale razza conosciuta, e a tutte le sue numerose varianti.
Il gatto Thai e il Gatto Siamese differiscono quindi per importanti caratteristiche sostanziali.
Il gatto Thai è:
Il gatto Siamese è:
Il pelo del gatto siamese è aderente al corpo, morbido setoso e sottile. Il suo mantello è di colore bianco-crema con zone di colore più scure, chiamate “points”. Le zone più scure ricoprono orecchie, mascherina, coda, zampe e parte degli arti.
I points variano di intensità di colore a seconda della temperatura in cui il gatto si trova a crescere: points seal, points blue, points chocolate, points lilac, tortie, tabby blue/crema, rosso, crema.
Più il gatto siamese vive in ambienti freschi più i point sono scuri e viceversa. Il pelo quindi si colora nelle zone più fredde del corpo, i points, mentre nelle zone calde come la pancia tende a rimanere chiaro.
I points quindi danno origine alle differenti tipologie di razza Siamese per l’esattezza basate sulle quattro principali colorazioni, e stabilite dagli allevatori tradizionalisti, come quelle da prediligere e più antiche.
Il Siamese Seal Point: presenta points molto scuri, foca o marrone, sulla tinta di fondo chiara che varia dall’ avorio al crema beige. È stato il primo gatto siamese ad essere selezionato, e risulta il più diffuso.
Il Siamese Blue Point: dal mantello bianco ghiaccio e points blu-grigio ardesia, su orecchie, mascherina, tartufo e i cuscinetti delle zampe. Il gatto siamese blue point è stato ufficialmente riconosciuto dalla Cat Fanciers Association nel 1930.
Il gatto Siamese Chocolate Point è molto raro. Ha il manto color avorio, o bianco nei mantelli più pregiati, con poca sfumatura. I polpastrelli rosa antico, orecchie, mascherina, zampe e coda dal color caffelatte al cioccolato intenso e di tono caldo. Anche il tartufo è color cioccolato. Somiglia molto al Seal Point Siamese.
Il Siamese Lilac Point ha mantello color crema tendente al bianco, e i points color lilla-rosa o grigio-rosati. i punti lilla sono grigio-argento. Le estremità sono più delicate ed impiega oltre un anno a pigmentarsi correttamente. Il manto rimane ghiaccio o bianco. Il tartufo è color lavanda.
Il gene Himalaiano è il responsabile della colorazione dei points. Agisce sul pelo nel periodo della crescita. È per questo motivo che i cuccioli appena nati sono color bianco puro, perché all’interno della pancia della mamma vivono ad una temperatura costante su tutto il corpo. Una volta nati le zone che si colorano per prime sono quelle più esposte alle temperature esterne, ovvero le punte delle orecchie.
Dopo la prima settimana di vita, e con la crescita del pelo nuovo, anche la coda e le zampe prendono una sfumatura di colore. Soltanto dopo aver vissuto un ‘intera stagione invernale, quindi a circa due anni, la colorazione dei points sarà definita e ottimale.
Gli allevatori più tradizionalisti quindi tendono a prediligere i 4 colori di base, considerati anche i più antichi: Seal point, Blue point, Chocolate point e Lilac point.
Ma esistono oltre venti varietà di colori tra cui il Red, il Cream, il Cinnamon ecc. e varianti nei disegni come Tortie e Tabby.
Il significato tortie nel mantello del gatto significa a “squama di tartaruga” ovvero che il disegno del mantello del gatto è simile al disegno della tartaruga. Nei color point il disegno si presenta nei points o alle estremità.
Il disegno tabby è l’originale che viene ereditato da tutti i gatti domestici.
Infatti non è originale del gatto siamese, ma è nato in seguito ad incroci inizialmente casuali tra gatti domestici e gatti siamesi.
Il gatto Siamese è considerato una tra le razze di gatti più intelligenti. Per questo motivo è un gatto facile da addestrare: al guinzaglio, a riportare la pallina, a sedersi a comando. Ma il suo carattere è forte e indipendente quindi non facilmente da sottomettere.
Sceglie e predilige per sempre, all’interno del nucleo familiare, una persona che amerà incondizionatamente. Sarà quella con la quale gioca e passa più tempo, della quale spesso diventa geloso e a tratti possessivo. È un gatto leale, fedele, e vivace.
Perfetto con i bambini con il quale instaura un rapporto quasi simbiotico. Non amano annoiarsi per questo sarà opportuno farlo giocare molto…o farà da solo scelte di giochi magari a discapito di tende, divani, cuscini. I gatti siamesi sono perfetti anche da tenere in coppia, potranno in questo modo farsi compagnia e giocare tra di loro senza annoiarsi.
Il tratto distintivo del gatto siamese è il miagolio, forte e acuto. Inoltre possiede una varietà di tonalità e inflessioni di miagolii che altri gatti non hanno sviluppato. Per questo viene considerato uno dei gatti più comunicativi che ci sia.
Se prestiamo attenzione ai suoi bisogni quando miagola, magari fin dai primi giorni del suo arrivo in casa, possiamo arrivare facilmente a comprendere perché lo fa e cosa cerca di comunicarci. Affascinanti ed eleganti faranno della nostra casa il loro regno.
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