Acquario in casa: come mantenere la temperatura ideale anche in estate
Chi possiede un acquario sa bene che mantenere l’acqua ad una temperatura ottimale è fondamentale per la salute dei pesci, ma cosa si deve fare in estate, quando il caldo raggiunge picchi estremi?
Scopriamo insieme ciò che c’è da sapere!
Bisogna premettere che tra le dotazioni “di base” dell’acquario c’è il termostato, un piccolo accessorio che, posto a contatto diretto con l’acqua, la mantiene a temperatura costante.
Il termostato si alimenta tramite corrente elettrica proprio come i filtri e le lampade e ha un’azione prettamente riscaldante, esso può dunque rendere l’acqua più calda, ma non più fredda.
Questo, tuttavia, non rappresenta un problema: nella grande maggioranza dei casi, infatti, il mantenimento di una temperatura ottimale richiede un’azione riscaldante, dal momento che i pesci che si allevano in acquario necessitano quasi sempre di temperature piuttosto calde, spaziando da un minimo di 25°C fino anche a 33°C.
È dunque improbabile che questi animali di origine tropicale soffrano durante l’estate, semplicemente il termostato consumerà meno energia per mantenere l’acqua alla temperatura desiderata.
In acquario, tuttavia, possono essere allevati anche dei pesci che prediligono le acque fredde, si pensi ad esempio a tutte le varianti dei pesci rossi, soprattutto quelle più comuni, oppure alle carpe koi, le quali sono considerate i pesci “da laghetto” per eccellenza.
Questi pesci sono molto robusti e resistenti, dunque riescono di norma ad affrontare senza problemi le alte temperature estive, ciò non toglie che è comunque molto opportuno evitare il surriscaldamento dell’acqua nelle vasche in cui sono allevati.
Come ci si può muovere, dunque?
Posto che l’acqua non può essere rinfrescata con sistemi tecnologici quali il termostato, ci sono una serie di semplici accorgimenti che puoi seguire.
Anzitutto, effettua piuttosto spesso dei cambi d’acqua, rigorosamente parziali (mai oltre il 20% della capienza dell’acquario), o semplicemente esegui frequenti rabbocchi per rimpiazzare l’acqua evaporata; in entrambi i casi, ricorda sempre di trattare l’acqua “nuova” con del biocondizionatore.
Un’altra buona regola è quella di lasciare aperto il coperchio dell’acquario, allo stesso tempo dovresti cercare di ricreare quantomeno una discreta ventilazione nella stanza in questione.
Se l’acquario è esposto al sole, inoltre, valuta la possibilità di cambiare posizione, anche per i soli mesi estivi: i raggi solari diretti, infatti, possono avere un effetto davvero deleterio nelle settimane più torride dell’anno.
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