L’acero giapponese detto anche acero palmato è una pianta arbustiva di modeste dimensioni. La particolarità delle foglie e il colore la rendono ideale per arredare rigogliosi giardini. Le foglie caduche si presentano a forma di palmo con cinque o sette lombi appuntiti. Scopriamo, insieme, qualche curiosità su questa pianta di origini asiatiche che riesce a dimorare anche in zone di clima mediterraneo e, in alcuni casi, anche in paesi del Nord-Europa.
I fiori di questa varietà sono di colore rosso porpora seguiti da frutti indeiscenti ovvero che non si aprono lasciando poi cadere i semi. Si tratta di una pianta rustica in grado di adattarsi alle più disparate condizioni di clima e terreno. I suoli su cui riesce a prosperare meglio sono ricchi di minerali e ben drenati. L’altezza media si attesta intorno ai 3-4 metri. In quanto al colore si possono trovare anche tonalità che virano verso il viola, il blu e l’arancione.
L’acero in vaso arreda elegantemente terrazzi e balconi. Per farlo mantenere in salute è necessario scegliere terriccio ricco di nutrimento e ben drenato. Non è necessario innaffiare continuamente la pianta, basta solo assicurarsi che la terra abbia la giusta umidità. L’esposizione migliore è lontano dalla luce diretta del sole o, comunque, è bene riservargli un angolo in cui la luce lo colpisce solo per poco tempo durante il giorno.
La flessibilità dell’acero giapponese permette la sua coltivazione anche in forma di bonsai. Il bonsai è consigliato per chi ama le atmosfere esotiche con arredi a tema. Il fusto si lascia plasmare perfettamente assumendo la classica forma orientale. Le raccomandazioni sono sempre le stesse. Terriccio drenato e poca luce solare diretta. Evitare di posizionarlo in prossimità di correnti fredde.
L’acero giapponese blu è un esemplare molto decorativo che però induce un po’ in inganno. In realtà, anche se esistono oltre 100 cultivar di acero giapponese, il colore blu non è proprio blu. Piuttosto si tratta della colorazione tradizionale che quando viene colpita da particolare angolazione di luce dà la sensazione di trovarsi davanti a un blu intenso.
Il periodo migliore per mettere a dimora l’acero giapponese è quello compreso tra l’inizio dell’autunno e tutto l’inverno. Per garantire la giusta umidità è consigliato effettuare la pacciamatura del terreno con corteccia di pino o prodotti similari. La potatura dell’acero giapponese deve essere indirizzata a eliminare i rami superflui per fargli assumere la forma desiderata.
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