Sottocute o superficiale l’infiammazione acuta delle dita può essere chiamata giradito ma anche con il termine più preciso e scientifico di patereccio. Ad essere colpite sono principalmente le dita della mano, più raramente quelle del piede. L’infezione è provocata da un germe, solitamente stafilococco che attraverso una scheggia o una ferita raggiunge e interessa una o più dita della mano e che si manifesta più frequentemente tra le persone che hanno il vizio di rosicchiarsi le unghie e le pellicine.
Giradito superficiale
A seconda dell’importanza dei tessuti alterati, si distinguono due tipi di giradito: il primo è quello superficiale, meno doloroso e curabile in tempi più brevi, il secondo invece è definito giradito profondo perché coinvolge la zona sotto-epidermica delle dita. Quello superficiale è senza dubbio il più comune e si manifesta con un arrossamento importante dei polpastrelli e del perimetro delle unghie raggiungendo talvolta l’altezza della prima o della seconda falange. Oltre all’arrossamento altri sintomi dell’infiammazione possono essere la febbre, l’aumento del volume del dito e forti dolori. Già dai primi segnali, per evitare di bloccare l’infiammazione e di tornare ad una condizione di equilibrio senza ricorrere a farmaci, si possono provare impacchi di acqua calda e sale da ripetere tre volte al giorno per sedare l’infiammazione. Se l’arrossamento e i dolori non si placano è però necessario rivolgersi al medico che proporrà un trattamento locale con l’applicazione di antisettici o prescriverà una terapia antibiotica per evitare che la forma si acutizzi e degeneri.
Giradito profondo
Trascurare l’infiammazione originaria può provare danni più seri e un giradito superficiale può raggiungere nell’arco di pochi giorni la parte sottocutanea e addirittura le ossa delle dita. A volte, invece il giradito profondo si manifesta improvvisamente, dopo inoculazione diretta del germe nella guaina dei flessori delle dita, e può provocare un’osteite (quando l’infiammazione coinvolge l’osso della falange) o artrite (quando ad essere interessata è un’articolazione tra due falangi). Le affezioni più gravi possono colpire anche i tendini, provocando non solo dolore ma anche scarsa mobilità alla mano. Il trattamento in questo caso è determinante e fondamentale se non si vuole correre il rischio che il girodito profondo degeneri in una setticemia. Come si cura il giradito profondo? Molto spesso l’antibiotico non basta ed è necessario intervenire chirurgicamente. L’intervento avviene solitamente in anestesia locale e consiste nell’asportazione da parte del chirurgo di pus e i tessuti necrotici, per poi procedere con un’attenta pulizia della piaga. Nei 10 giorni successivi all’intervento sarà necessario assumere antibiotici per disinfiammare la parte ed evitare l’attacco di nuovi germi.