vene varicose
Le vene varicose sono un problema circolatorio molto diffuso fra le donne, sia quelle anziane che quelle giovani. Questa patologia compare quando le pareti venose perdono la loro naturale elasticità poiché non riescono più a pompare verso l’alto il sangue verso l’alto.
Ciò crea un ristagno che provoca una dilatazione delle vene. I sintomi sono ben visibili, perché le vene si presentano tortuose, ingrossate e con la caratteristica forma a corda.
A differenza delle arterie, le pareti delle nostre vene sono molto più sottili. Esse hanno il compito di fornire la corretta spinta al sangue per farlo tornare verso il cuore. Quando il flusso ematico rallenta, a causa della stanchezza, del peso eccessivo o dell’età, le vene perdono la loro elasticità, si gonfiano e si trasformano in varici.
Il primo sintomo è la comparsa di piccole strisce bluastre, che evidenziano le vene che si trovano sotto la pelle. A poco a poco il problema peggiora e le vene varicose spuntano, presentandosi come dei vasi sanguigni bluastri o violacei.
Nei casi più gravi le varici acquisiscono un aspetto tortuoso e ruvido, intralciano il percorso del sangue dalle zone periferiche sino al cuore. Per questo motivo le vene varicose causano gonfiori e senso di pesantezza alle gambe, crampi e una percezione di calore che diventa maggiore durante la notte.
Negli ultimi anni si sono affinate tantissimo le tecniche per eliminare le vene varicose, molte delle quali sono rapiti e indolore. Uno fra i sistemi più avanzati è il laser endovascolare. Precedentemente il raggio laser venivano erogato dall’esterno, passando attraverso la pelle, con il rischio di andare a danneggiare i tessuti sottostanti e la cute.
Le nuove tecniche laser invece agisce direttamente all’interno del vaso sanguigno. Il medico introduce all’interno della vena un fibra laser sottile tramite un catetere, poi attiva il laser, che tramite il calore elimina il ristagno.
Le vene varicose si possono curare anche tramite un intervento chirurgico che permette di asportare le varici. I tipi di intervento di questo tipo sono quattro.
Per curare le vene varicose solitamente si procede all’esportazione della vena safena, distretto venoso degli arti inferiori. L’intervento tradizionale, detto safenectomia, prevede l’eliminazione parziale o totale della vena grande safena, quella che parte dal femore. L’operazione prevede un’incisione all’inguine e una molto più piccola alla caviglia. In tal modo la vena è isolata, incannulata ed eliminata.
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