Strobing e contouring: come funzionano
Bevenuto strobing! Una nuova tecnica si sta facendo strada sul web mettendo in ombra il contouring. Quest’ultimo consiste nel creare zone d’ombra e a “scolpire” il viso attraverso l’uso di una terra scura opaca enfatizzando gli zigomi, la fronte ecc. Il secondo, lo strobing, con l’utilizzo di un correttore chiaro o illuminante da luce ai punti strategici del viso per un effetto totalmente glow. Mettiamo le due tecniche a confronto.
Il contouring è una tecnica basilare del make up che consente di rimodellare i volumi del viso. Nasconde i piccoli difetti e valorizza i punti di forza grazie a un sapiente gioco di luci e ombre. Ne sono presenti due tipologie: più leggero e naturale, che dona tridimensionalità al viso migliorandone i lineamenti e l’altro, più drammatico, prettamente realizzato in occasione di servizi fotografici o red carpet, che arriva anche a cambiare radicalmente il viso tramite il gioco di luci e ombre.
Quello più marcato e drammatico è spesso usato quasi sempre per foto e video di modelle o celebrities. Per realizzare il contouring esistono metodi e prodotti differenti. Per una maggiore tridimensionalità si possono usare due tonalità di fondotinta, di correttore e non può mancare la terra.
La terra deve diversa da quella ‘abbronzante’ detta anche bronzer, deve inoltre essere leggera e opaca, ed è da utilizzare dopo aver fissato il fondotinta per evitare macchi antiestetiche. Per quanto riguarda il colore non seglietelo troppo aranciato, ma piuttosto freddo e rigorosamente opaco.
Per un contouring perfetto è necessario studiare le proporzioni: cosa si vuole mascherare e cosa invece mettere in risalto? Ogni forma del viso pretende un tipo di contouring a sé. Si possono enfatizzare gli zigomi, rendere la mascella più pronunciata, e dare anche proporzione alla fronte.
Benvenuto Strobing! Ecco la nuova tendenza dell’estate 2015, che esalta i punti luce del viso e archivia le zone d’ombra. Archiavito il contouring i makeup look diventano stroboscopici.
Il focus dello strobing è brillare. Come si realizza? È necessario illuminare le zone sporgenti del viso: fronte, zigomi, mento e naso, e illuminare anche zone come le labbra, palpebre e l’angolo interno dell’occhio. Per ottenere un effetto assolutamente glow.
Il termine strobing, infatti, deriva da luce stroboscopica, ovvero quella luce ad intermittenza che illumina a tratti ciò che la circonda.
L’obiettivo della tecnica è creare flash di luce sul viso. Questa prende spunto dal trucco orientale giapponese in cui la base presenta pelli molto levigate. I prodotti necessari sono: primer e base omogenea, blush in crema o in gel ed ovviamente illuminante per rendere il tutto luminoso al massimo, quasi ad effetto bagnato. Anche le labbra, sono rigorosamente e sempre lucide. Bisogna creare giochi di luce nei punti strategici, ed evitare di fare disastri con i prodotti e pennelli sbagliati.
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