Abbronzatura: facciamo il punto sulle lampade
Abbronzatura e lampade: il binomio perfetto per chi desidera avere un colorito dorato per tutto l’anno. Ma siamo sicure di sapere tutto sulle lampade?
L’abbronzatura perfetta e omogenea, soprattutto d’estate, è il desiderio di moltissime donne, e ancor di più lo è mantenere una pelle dorata anche in inverno.
Per questa ragione moltissime ricorrono alle lampade, che siano docce solari o lettini abbronzanti, l’obiettivo unico è: avere la carnagione olivastra e mantenere un colorito dorato (ecco i nostri consigli per mantenere l’abbronzatura).
In questo modo, sempre più sono coloro che prediligono l’abbronzatura artificiale al sole, probabilmente perché il risultato è immediato e subito visibile, ma soprattutto perché attraverso la doccia solare si è sicuri di avere un risultato omogeneo su tutto il corpo.
Sì, perché in spiaggia bisogna sempre mettersi in corrispondenza del sole. Questo implica spostare lettino o sdraio e annessi teli da mare a seconda della luce; inoltre, in spiaggia bisogna girarsi almeno ogni mezz’ora per uniformare il colorito sia davanti sia dietro, altrimenti “l’effetto ringo” è inevitabile.
Di fronte a tutto ciò, optare per i centri abbronzanti invece che per la spiaggia sembrerebbe la scelta più conveniente e soprattutto più comoda; ma sappiamo davvero tutto sulle lampade?
Scopriamolo insieme!
Spesso abbiamo sentito parlare dei pericoli legati all’abbronzatura artificiale e ai problemi, anche seri, che può provocare alla pelle.
Ma le lampade fanno davvero male?
Secondo alcuni medici e dermatologi l’esposizione ai raggi UVA e UVB dei solarium sarebbe una delle cause del tumore della pelle; di conseguenza è meglio prediligere l’esposizione al sole, nelle ore indicate e, soprattutto, con le dovute protezioni.
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Dall’altra parte, invece, c’è chi sostiene che i raggi ultravioletti delle lampade siano controllati e regolati attraverso dei filtri che fungono proprio da schermo protettivo contro i raggi UVB, i più pericolosi.
Ovviamente, questo discorso dipende dal fototipo, chi ha la pelle olivastra e scura o già abbronzata può sottoporsi alla lampada artificiale, mentre chi ha la pelle molto chiara e delicata, e magari anche sensibile, dovrebbe preferire il sole naturale.
In entrambi i casi, la cosa più importante è la protezione e l’idratazione continua, perché la pelle, sia dopo il mare sia dopo una seduta in solarium, è stressata e va assolutamente rigenerata applicando creme idratanti ed emollienti che lasciano la pelle elastica, favorendo la ricostituzione del microfilm idrolipidico fondamentale per proteggerci dagli agenti esterni.
Quindi, sì alle lampade se si ha un fototipo scuro e olivastro, oppure se si desidera ravvivare semplicemente l’abbronzatura estiva; per il resto è meglio esporsi alla luce naturale del sole, nelle ore indicate ed esclusivamente con la protezione idonea al tipo di pelle.