Il plopping è una tecnica di asciugatura per i capelli ricci che permette di scongiurare l’effetto crespo e di rendere i capelli morbidi ed elastici. I ricci, infatti, sono spesso difficili da gestire. Dopo lo shampoo, non di rado, si presentano crespi e indisciplinati, complicatissimi da domare e da asciugare.
Ed è a questo punto che entra in gioco la tecnica plopping, un metodo di asciugatura molto semplice e intuitivo che permette di asciugare in modo delicato e naturale i capelli – senza aggredirli con il calore eccessivo del phon per cercare di tenerli sotto controllo – enfatizzandone la naturale bellezza e valorizzandone il movimento.
Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sul plopping capelli ricci: cos’è e a cosa serve, come farlo e alcuni metodi per non sbagliare e ottenere un risultato praticamente impeccabile sulla chioma curly.
Il termine plopping deriva dall’inglese “to plop“, la cui traduzione letterale è “lasciare cadere“. Ma cosa ha a che fare con i capelli e, in particolar modo, con i capelli ricci?
In parole semplici, il plopping è una tecnica di asciugatura naturale e non aggressiva perfetta per tenere a bada i capelli ricci indisciplinati e che tendono all’effetto crespo. Si tratta di un metodo economicissimo, praticamente a costo zero, che permette di ottenere ricci morbidi, elastici e senza l’ombra di ciocche elettrizzate o crespe.
Tutto ciò che occorre è:
Questo metodo di asciugatura richiede molta pazienza, in quanto così facendo i capelli ricci impiegano sicuramente più tempo ad asciugarsi rispetto a quanto avviene con il classico phon.
In sostanza, per fare plopping bisogna arrotolare le ciocche bagnate e avvolgerle nel turbante, nella maglietta o nella cuffia. I capelli vanno fatti asciugare al naturale, senza utilizzare il phon. La tecnica in questione, risultando molto delicata sui capelli ricci, scongiura l’effetto crespo e regala una bella chioma riccia, voluminosa e definita.
Essendo un metodo per asciugare i capelli ricci senza calore, ovviamente, il plopping non rovina affatto i capelli. Non a caso, è una delle tendenze per la cura dei capelli in assoluto più in voga di questi ultimi anni.
Come anticipato, il plopping altro non è che un modo per far asciugare i capelli senza il phon. Non esistono controindicazioni né svantaggi e può essere attuato su qualsiasi tipo di chioma. Si può effettuare il plopping sui capelli lisci o sui capelli mossi, ma è sui capelli ricci che questa tecnica dà il meglio di sé e fa ottenere i risultati migliori.
Una distinzione va fatta anche parlando delle chiome ricce. Il risultato finale del plopping sui capelli ricci lunghi sarà diverso da quello ottenuto sui capelli ricci corti. Va precisato, infatti, che la resa del plopping è nettamente migliore sui capelli di media lunghezza oppure lunghi.
Un discorso ancora differente è quello che riguarda il microplopping, da non confondere con il plopping. Questa tecnica si avvale di un asciugamano in microfibra per “strizzare” l’acqua in eccesso e i prodotti per capelli applicati durante lo shampoo. Ciò fa sì che i capelli non si appesantiscano e che si asciughino più in fretta.
Il plopping, come stiamo per scoprire, è invece qualcosa di molto diverso.
A questo punto approfondiamo meglio come fare il plopping per capelli ricci, riassumendo tutti gli step. Per ottenere un buon risultato è importante prestare attenzione sin dalla fase iniziale, ossia quella dello shampoo.
Vi consigliamo di lavare i capelli con shampoo e balsamo e di prediligere le formulazioni anticrespo o comunque specifiche per i capelli ricci.
A shampoo ultimato, pettinate i capelli con un pettine a denti larghi, preferibilmente in legno per non far elettrizzare la chioma.
I capelli vanno tamponati con l’asciugamano, senza cedere alla tentazione di raccoglierli subito nel classico turbante. A questo punto, tolta l’acqua in eccesso, si procede applicando sulle lunghezze un prodotto a scelta per lo styling dei ricci, scegliendo tra creme modellanti, gel, mousse oppure oli.
Ovviamente deve trattarsi di un prodotto da poter applicare sui capelli umidi e va distribuito con estrema cura, con le dita oppure con il pettine utilizzato in precedenza.
Quando tutti questi passaggi sono stati terminati, si passa al plopping vero e proprio. Ci sono diverse possibilità: fare plopping con una maglietta – scelta molto diffusa, ma per alcuni motivi non propriamente ideale – o con un turbante o una cuffia.
La classica maglietta in cotone che tutte abbiamo nell’armadio è una scelta semplice e a costo zero, ma non la migliore. Il rischio è, infatti, che il cotone assorba fin troppo l’umidità e finisca anche per minimizzare l’azione dei prodotti per lo styling applicati dopo lo shampoo.
La microfibra, in questo senso, è la soluzione ideale. Se non vi va di acquistare un turbante o una cuffia, però, la t-shirt è sicuramente un buon compromesso, specialmente se siete alle prime armi con il plopping e volete testarne l’efficacia.
L’importante è che sia piuttosto grande.
Se non soffrite di mal di testa o di mal di collo, potete tenere i capelli avvolti nella t-shirt anche per tutta la notte.
Esistono delle alternative, come i turbanti in microfibra e la cuffia per il plopping. Queste cuffie sono solitamente in microfibra, come i turbanti che si trovano facilmente anche nei negozi di articoli sportivi, oppure realizzate in materiali più pregiati, come la seta per esempio.
I passaggi da seguire e i tempi sono gli stessi della tecnica che prevede l’uso della maglietta, ma il risultato finale è di gran lunga superiore. I capelli risultano ancora più elastici e morbidi, l’effetto crespo scongiurato e i ricci perfettamente definiti.
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