Un milione di interventi nel 2013: la ricerca dell'Aicpe sui chirurghi plastici italiani
Complici moda, tv e il culto della bellezza la moda del ritocco, oggi, è sempre più diffusa. Un milione sono stati gli interventi di chirurgia estetica eseguiti solo nel 2013. Questo è il dato che emerge dall’indagine svolta dall’AICPE, Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica, nata nel 2011 e con 230 soci in tutto il Paese.
Grazie alle 283 risposte ricevute, i dati sono stati elaborati in base al totale di 1500 chirurghi plastici operativi nel nostro Paese. Sono esclusi, quindi, gli interventi eseguiti da altri medici che non possiedono specializzazioni per questo tipo di trattamenti ma che comunque li effettuano per soli fini estetici.
Il risultato della ricerca (su larga scala) parla chiaro: gli interventi di questa tipologia sfiorano il milione, sono stati infatti 956.500. Questo totale vede il 75% di trattamenti non chirurgici di medicina estetica, mentre il restante 25% di chirurgia plastica estetica. Un aumento del 3,5% rispetto al 2012.
Mario Pelle Ceravolo, presidente di AICPE, afferma che la crisi c’è stata, ma non nei termini in cui ci si aspettava. E questo è testimoniato dal crescente interesse per il settore e dal costante aumento dei pazienti, di cui 112.500 per la chirurgia e 126.000 per la medicina estetica. Per quest’ultima, meno invasiva della prima, si riscontra una grande crescita, proprio perché i pazienti, non rinunciando alla cura del proprio corpo, per questioni economiche e/o etiche optano per interventi più “leggeri”.
I dati della ricerca AICPE, elaborati dalla società Eo Ipso, vedono ai primi posti per la chirurgia estetica la liposuzione (44.461 interventi), l’aumento del seno (33.481) e la blefaroplastica, detta anche “ringiovanimento dello sguardo” (31.982).
Per quanto riguarda la medicina estetica, i ritocchi al viso vanno per la maggiore. In particolare trattamenti con acido ialuronico (289.607 interventi), la tossina botulinica di tipo A (223.500) e l’idrossiapatite di calcio, il filler di lunga durata (ben 45.000 interventi per un aumento del 72,8%).
La fascia di età varia dai 35 ai 50 anni e vede l’82,2% di pazienti donne ed il 17,8% di uomini. Tuttavia, nel 2013 sono stata ricevute ben 5100 richieste di interventi su minorenni, di cui ne sono stati eseguiti circa la metà e, tra questi, nessuno per fini estetici ma esclusivamente funzionali e sociali.
A livello geografico, le regioni italiane che riscontrano maggior richiesta sono Lombardia e Lazio. Seguono Emilia-Romagna e Veneto, contando l’affluenza al nord di pazienti residenti al centro-sud richiedenti interventi di questo tipo.
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