Il parka, must have dell’autunno/inverno 2014-2015

Dagli inuit alle divise militari. Dai "Mod" a Kate Moss, fino alle passerelle dei grandi stilisti. Scopriamo le proposte per la fall-winter, comode e super stilose!

15/10/2013

Nel semplice si nasconde il divino diceva uno scrittore svizzero del Novecento. Definirlo divino probabilmente è esagerato, certo è che il parka non è solo un’invenzione geniale: quando lo si indossa si sta “divinamente” al caldo. Adatto sia per le mezze stagioni che per il grande freddo, da qualche anno il giubbotto impermeabile più noto al mondo – famoso anche con il nome di Anorak – è prepotentemente tornato sulle passerelle e, di conseguenza, a vestire lo street style di fashion victim e non.

I primi modelli in pelliccia

Dobbiamo quindi dire grazie agli inuit che per ripararsi dal freddo nel circolo polare articolo indossavano dei primordiali parka (che lingua nenets significa pelle di animale) utilizzando pelli di foca, orso polare, renna e volpe. La rivoluzione intorno agli anni Cinquanta quando giunse la brillante intuizione di realizzare questo capospalla in nylon e altre fibre sintetiche, indossato poi sul finire del decennio post Seconda Guerra Mondiale dai Mod londinesi che per l’occasione utilizzavano quelli dei militari americani adornate di spille e toppe. Se poi i punk degli anni Settanta preferivano indossare la giacca di pelle, negli anni Novanta i giovani sostenitori e fautori del fenomeno grunge (Kurt Cobain dei Nirvana in primis) preferirono optare per il più classico dei giacconi sportivi con cappuccio sfoderabile lungo al ginocchio (il parka, per l’appunto). Et voilà: con un jeans strappato, un maglione oversize e le All Star ai piedi, il look ribelle è servito.


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Non solo militare

Di base il parka è un giaccone sportivo con cappuccio e fodera staccabile. Lungo fino al ginocchio, è chiuso in fondo da una coulisse, sul davanti presenta zip e bottoni. Di per sé questo giubbotto non sembra avere niente di eccezionale; la sua classicità e semplicità sono la chiave di successo di un capo scelto e reinterpretato da stilisti, modelle, socialité e vip del jet set internazionale che a seconda dell’abbinamento riescono a creare outfit completamente differenti tra loro. Da Olivia Palermo (che lo indossa sia con una tuta con stampa floreale sia con un semplice skinny jeans) a Eliza Doolittle, da Jessica Alba alla nostrana Anna Dello Russo. Ma chi ha il merito di aver nuovamente portato al successo il parka è stata lei, Kate Moss. Se nel 2003 la top model viene immortalata mentre ne indossa un modello sul cui retro campeggia la scritta “ God Save The Queen” (noto brano del gruppo punk Sex Pistols), nel 2008 sulla copertina di Vogue UK ne porta uno con il cappuccio appoggiato sul capo. Per il parka la strada è così in discesa.

Da normale giacca a vento a vero e proprio fenomeno di costume che gli stilisti si sono divertiti a reinventare, arricchendolo o spogliandolo dei dettagli che sono propri di questo capo che unisce l’impermeabilità del più classico dei trench al comfort di un semplice cappotto.

Parka Woolrich

Dal modello realizzato in tessuti tecnici da Refrigewear (1954) a Burberry, il primo in assoluto a portarlo in passerella rielaborando l’idea dell’impermeabile inglese. Di qui l’escalation delle grandi maison che l’hanno riproposto secondo il proprio mood e inseguendo differenti tendenze che si sono susseguite fall-winter dopo fall-winter. Come Woolrich, primo marchio a pensare al parka come a un piumino sporty-chic rivestito in Gore-Tex e dalle linee semplici e sartoriali. Una tradizione che si rinnova negli anni e che tutt’oggi rende Woolrich il numero uno in questo campo, come le proposte della collezione autunno-inverno 2013-2014, dove al classico modello se ne aggiungono altri più elaborati e in tonalità totalmente nuove.

Fall-Winter 2014-2015

A riscoprire il parka durante la scorsa fall-winter sono stati Alexander McQueen, Gap, Max Mara (con il modello Weekend), Max & Co., Pepe Jeans e i marchi di moda low cost come H&M, Mango e Zara che anche per questa stagione hanno voluto dare il proprio contributo.

Che poi cheap non sempre è sinonimo di bassa qualità. Così, il colosso svedese (che sul rapporto qualità-prezzo ha fatto la sua carta vincente) ha puntato tutto su capi leggeri, caldissimi e comodi da indossare per tutta la stagione invernale. Modelli perlopiù semplici in tessuto con fodera trapuntata, tasche anteriori bottone, chiusura nascosta e coulisse sul cappuccio. Il tutto a meno di 40 euro.

Dalla Spagna, Mango punta su modelli più variegati: da quelli con le maniche staccabili in stile militare, con tasche sul petto con salvagomiti effetto scamosciato e fodera interna staccabile a quello con l’interno in inserti in pelliccia di pecora.

Ecopelle chic e di grande tendenza per Zara, che abbina il parka a jeans skinny e stivaletto basso chelsea.

Grande attenzione poi va data alla collezione Limited Edition di Blauer che propone modelli realizzati in tessuti taslan light-cotton e nylon imbottiti di piuma con cappuccio in pelliccia staccabile.

Insomma, ad ognuno il suo. L’importante è che sia parka.