Come pulire il camper al meglio
Interno, esterno, bagno e tendalino del camper: ognuno di essi richiede attenzione e cura. Ecco qualche piccolo segreto per pulire la nostra "casa viaggiante" primo o dopo il periodo di rimessaggio
Tenere pulito un camper o ripulirlo dopo che è stato fermo per diverso tempo nei mesi invernali in attesa di essere felicemente “risfoderato” per le vacanze, non è facile, anche perché, come è logico immaginare, è una operazione che racchiude in sé in un colpo solo le fatiche e le insidie che nasconde la pulizia di una macchina e quelle proprie di uno spazio abitativo, con aree e tipologie di oggetti che richiedono ciascuna una particolare cura. In realtà va subito detto che sarebbe buona norma dedicare il tempo necessario alla pulizia del camper prima del suo rimessaggio, ovvero al termine delle vacanze: tale abitudine rende anche molto più semplice la “rimessa in pista” della nostra impagabile “casa itinerante” quando serve, limitando così la “riapertura” della stagione a quelle pulizie derivate dal tempo di fermo e non da quanto “non fatto” in precedenza.
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Come pulire l’interno del camper
Al termine della vacanza è buona norma partire dall’ispezione accurata di tutti gli armadietti, eliminando le cose da buttare e spostando fuori dal camper ciò che è rimasto di commestibile o da riutilizzarsi l’anno successivo. Tale operazione è molto importante, perché anche un piccolo residuo di cibo nel corso del fermo invernale può attirare insetti ed animali con conseguenze ovviamente disastrose a livello di igiene e pulizia. Terminato lo “svuotamento” ci si deve munire di aspirapolvere senza temere di abbondare troppo nell’aspirazione e successivamente pulire tutti gli spazi interni – superfici, stipetti, bagno, ecc. – con cura ed utilizzando i medesimi prodotti che si adoperano in casa (ottimi anche i detersivi fai da te meno aggressivi e più naturali).
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Altro elemento fondamentale della pulizia è lo svuotamento del serbatoio dell’acqua potabile e la sua pulizia. Tale operazione va comunque ripetuta al momento della “riapertura del camper” per evitare che qualunque residuo di sporco possa andare a minacciare la bontà dell’acqua: per questo è buona norma utilizzare una soluzione di amuchina e aceto e disinfettare accuratamente la superficie interna del serbatoio. Da ultimo è necessario pulire i serbatoi del nero e delle acque grigie con appositi prodotti disinfettanti che, in genere, vanno lasciati agire per uno o due giorni nei serbatoi.
Come pulire l’esterno del camper ed il tendalino
Una volta terminata la “manutenzione” degli interni, è possibile dedicarsi al lavaggio degli esterni, la cui tecnica si rifà molto da vicino a quella usata per le automobili. Secchi e spazzoloni con prolunga restano la soluzione migliore, anche se vista la superficie del camper l’operazione sarà un po’ faticosa, ma assicurerà un risultato soddisfacente e senza rovinare o graffiare la carrozzeria del camper come potrebbero fare idropulitrici dal getto troppo potente. È funzionale allo scopo il fatto di insaponare un lato per volta del mezzo e procedere con un abbondante risciacquo stando attenti a non indirizzare il getto d’acqua sulle griglie dello scaldabagno o del frigo al fine di evitare spiacevoli inconvenienti tecnici.
Da ultimo è importante dedicare un po’ di tempo anche per pulire le guarnizioni di gomma, le cerniere e le serrature magari oliando un po’ dove necessario per evitare, dopo il fermo, la comparsa di fastidiosi cigolii. Se occorre pulire il tendalino, magari sporco ed impolverato dopo un lungo periodo di inutilizzo del camper, è possibile utilizzare shampoo e spazzolone passando con forza per rimuovere le macchie. È però importante tenerlo aperto dopo la pulizia ed avere il tempo e lo spazio di lasciarlo asciugare al sole, onde evitare la formazione di fastidiose muffe.